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Una giornata dolcissima per la Mercedes, amarissima per la Ferrari. Valtteri Bottas domina il gran premio degli Stati Uniti, ma Lewis Hamilton conquista il suo sesto titolo mondiale. Nel box della Rossa, invece, tutto va male: rottura della sospensione per Sebastian Vettel, ritmo lento e pit stop da dimenticare per Charles Leclerc. E’ la prima volta dalla pausa estiva che un pilota della Ferrari non riesce a salire sul podio. Buona la prestazione della Red Bull che ottiene il massimo da entrambi i piloti: terzo Verstappen, quinto Albon.
Valtteri Bottas 9: oggi vede sfumare il mondiale, ma il finlandese non cede la vittoria al compagno di squadra! Lewis Hamilton ha provato in tutti i modi a scippare la prima posizione a Bottas, ma la strategia scelta dall’inglese non paga. Belli i due sorpassi che ha fatto sul neo sei campione del mondo, realizzati forse con rabbia per il mondiale perso. Una vittoria agrodolce per lui.
Lewis Hamilton 10: non ha vinto, ma quest’oggi ha dimostrato il suo talento e la sua classe. Stasera l’inglese poteva correre una gara in scioltezza, invece ha voluto rischiare e ha voluto a tutti i costi lottare per la vittoria. Soltanto lui ha tentato l’azzardo di una strategia ad una sosta, ma il rischio non ha pagato.
Sebastian Vettel S.V: dopo una qualifica quasi perfetta, il tedesco non ha avuto molta fortuna quest’oggi. Complice una sospensione malconcia, la partenza del quattro volte iridato non è stata delle migliori, ma soprattutto fin dal spegnimento dei semafori non ha avuto ritmo. I dossi di Austin, però, non perdonano, infatti al decimo giro la sua sospensione posteriore è ceduta. Ancora poca affidabilità in casa Ferrari.
Charles Leclerc 7: Gara difficile anche per il pilota monegasco. Dopo una partenza buona, il ventiduenne della Ferrari con la gomma media non ha mai avuto il ritmo dei primi. Un risultato ancora più strano visto che la SF90 venerdì andava forte proprio con la gomma media. Soltanto nei primi giri Leclerc ha accumulato un ritardo di dieci secondi dal leader, un gap così ampio non si registrava dal gran premio dell’Ungheria. Il suo poco ritmo derivava anche dall’utilizzo della PU2, poiché la sua terza unità di motore ha avuto problemi in FP3. Tutto qua? No! Il primo pit stop è stato deleterio: 7 secondi e 7. Forse questo pit stop rappresenta al meglio la domenica della Rossa.
Max Verstappen 8: terza posizione in qualifica, terza posizione in gara: nel mezzo un gran premio arrembante condotto dall’olandese. Il pilota della Red Bull ha dimostrato ancora una volta di avere il passo dei primi, approfittando anche delle difficoltà della Ferrari. A fine gara Verstappen ha provato a superare un Hamilton in crisi gomme, ma una bandiera gialla gli ha tolto le poche possibilità che aveva. Tenace.
Alexander Albon 8: la certezza della Red Bull. Dopo una partenza alquanto complicata, contatto con Sainz al via che gli ha leggermente danneggiato la sua monoposto, il thailandese conquista il miglior risultato possibile: la quinta posizione. Sicuramente il ritardo che ha preso dal compagno di squadra è ingente (circa un minuto), ma dobbiamo sempre ricordare che è un rookie e ha preso nel corso della stagione una monoposto di un altro pilota. Merita la riconferma.
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