Lando Norris ha terminato la stagione 2024 di F1 da vicecampione, alle spalle solo di Max Verstappen. L’inglese ha collezionato quattro vittorie, collezionando altre nove apparizioni sul podio tra il secondo e il terzo posto. Nel corso dell’anno, sembrava essere in grado di fermare l’olandese della Red Bull e lottare per il mondiale piloti. Alcune imprecisioni e decisioni sbagliate hanno però impedito allo scudiero della McLaren di ambire al titolo iridato. La sua costanza ha però permesso al team di Woking di ottenere la vittoria del campionato costruttori. Il numero 4 ora guarda al 2025 con maggiore confidenza: “Sicuramente ci sono aspetti sotto i quali devo migliorare. Devo guardare indietro e provare a correggere e migliorare alcune cose. Tuttavia, credo di aver imparato una cosa importante e ho guadagnato fiducia in me stesso”. Norris ha infatti avuto affrontare alcuni problemi di confidenza nel corso dell’anno, un aspetto cruciale per i piloti di F1. “Sembra una cosa molto semplice, ma io sono sempre stato il tipo di persona esattamente opposto. Ho scoperto che ho bisogno di andare in pista per dimostrare a me stesso qualcosa, prima di iniziare a crederci. Quest’anno ho fatto alcuni errori e non sono riuscito a lottare bene contro Max, ma è stato un buon tentativo. Da questa stagione ho imparato che ho quello che serve“.
“Nessuno si diverte a gareggiare contro Max”
“Non voglio dire che sono troppo sicuro di sé. So di aver commesso degli errori, so di cosa sono capace e so che se riesco a migliorare su alcuni aspetti vincere è sicuramente possibile. La cosa mi emoziona. Per quanto voglia andare in vacanza, non vedo l’ora che arrivi la prossima stagione”. Norris ha poi analizzato i duelli con Max Verstappen. Il quattro volte campione del mondo è noto per la sua tenacia nel corpo a corpo. “Sinceramente, sono i momenti difficili che ti danno le migliori lezioni. Quindi, per un certo senso, è vero quello che si dice. Quei momenti difficili sono stati i duelli con Max, cose del genere, e altre situazioni nel corso della stagione…”. L’inglese non si tira indietro e ammette il proprio punto debole del 2024: le partenze. Diverse volte, la McLaren è stata superata in partenza, soprattutto nelle partenze dalla pole position: “Ci sono state forse tre partenze quest’anno che mi hanno fatto perdere una o addirittura due posizioni. Spesso però passava solo Max, oppure a Budapest ne ho persa una su Oscar. Piccole cose di questo genere. Nessuna di queste situazioni però mi ha fatto pensare: ‘Beh, non ho quello che serve’. Quella sensazione è arrivata solo quando ero direttamente contro Max. Ed è così con lui, affrontarlo in qualsiasi condizione sarà sempre complicato, nessuno si diverte a gareggiare contro Max“.
“Non ho mai dubitato di me stesso”
Norris analizza poi alcune situazioni nel corso della stagione: “Il Messico è stato un po’ un punto di svolta, è stato dimostrato che non tutto quello che fa Verstappen è perfetto. Penso che se tornassimo tutti ad Austin e tornassimo in curva 12, la maggior parte dei piloti, in griglia oppure fuori, non sarebbero d’accordo con la penalità che ho ricevuto. Oppure penserebbero che entrambi non avremmo dovuto riceverne una, o che entrambi la meritassimo“. L’episodio a cui si riferisce Norris è quello del duello corpo a corpo al Cota, da cui uscì penalizzato per aver stretto il rivale. “Penso che siano piccoli casi lungo il percorso, ma certamente, dal punto di vista del ritmo, non ho dubitato di me stesso quest’anno. E penso di essermi decisamente dato più fiducia. Quando guardo le qualifiche, ricordo che 12 mesi fa ad Abu Dhabi, ho sbagliato il mio giro di Q3, un giro in cui avrei dovuto ottenere il secondo posto. Ero piuttosto seccato con me stesso dopo le qualifiche, ed era quello di cui tutti parlavano allora. Ma quest’anno non è successo davvero. Ho chiuso i miei giri di qualifica. Sono migliorato in tutte quelle aree. Ed è stata più una lotta testa a testa, con uno dei migliori al mondo“.
“Ho quello che ci vuole”
“Il fatto è che ci sono cose che non si vedono da fuori. Ci sono stati alcuni momenti in cui se avessi fatto certe cose, saremmo andati fuori entrambi. Le persone all’esterno non hanno idea di cosa serva fare e di cosa succede in quei momenti in cui accetti di perdere una battaglia, ed è così. E questo è stato dovuto a dove eravamo nelle prime sei, sette gare dell’anno. Abbiamo perso troppi punti, e io ero proprio in quella posizione in cui non potevo guadagnare quanto mi serviva e volevo”. La McLaren ha avuto una stagione in crescendo, con Red Bull che ha invece dominato l’avvio di campionato. “Ma non sto usando nessuna di queste come scusa. Sto dicendo che non avevo quello che ci voleva questa stagione per combattere contro Max e dare ciò che dovevo dare. Ma mi ha sicuramente ho avuto la sensazione di, ‘ok, se miglioro questo piccolo pezzo qui, questo piccolo pezzo qui’, per la prima volta, ho fiducia nel dire che ho sicuramente quello che ci vuole“, conclude Norris.