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Sei anni e mezzo dopo il tragico incidente di Méribel sulle Alpi francesi, le condizioni di Michael Schumacher rimangono ancora avvolte nel mistero. Il quotidiano spagnolo Mundo Deportivo ha provato a fare un quadro generale delle condizioni del Kaiser. In occasione dei suoi 50 anni la famiglia dichiarò che “Michael è nelle mani migliori” e chiedendo, ancora una volta, che i fan rispettino la privacy sulla situazione del campione tedesco.
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Una delle poche persone ammesse a veder Schumacher è stato l’attuale presidente della FIA, Jean Todt, grande amico del tedesco. Parole rassicuranti quelle del francese, il quale ha affermato in un’intervista a Radio MonteCarlo di aver visto il GP di Germania in televisione con Schumacher. “Michael è sempre stato molto riservato. È circondato dall’amore della sua famiglia. Continua a combattere, come è nella sua natura”, ha chiarito Todt. L’ultimo dei suoi amici a parlare del Kaiser è stato Felipe Massa che ha affermato come “la situazione di Schumacher non sia facile, è in un momento difficile”. Nell’ottobre 2019, Le Parisien ha riferito che l’ex pilota è stato trasferito all’ospedale europeo Georges Pompidou di Parigi ipotizzando che Schumacher fosse stato trasferito in quell’ospedale per un trattamento di cellule staminali. Inoltre, secondo altre fonti, Schumacher aveva precedentemente effettuato almeno due visite nello stesso centro ospedaliero francese: ipotesi che alimentavano l’idea che Schumacher stesse ricevendo un trattamento specifico.
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