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In occasione del Festival dello Sport di Trento, Montezemolo torna a parlare della sua carriera nel paddock di Formula 1, come riportato dalla ‘Gazzetta dello Sport’: “Enzo Ferrari mi chiamò quando avevo 25 anni, gli devo se non tutto, quasi. Mi spiegò che bisogna sempre guardare avanti e non arrendersi mai, ed essere più focalizzati quando si vince ancora più di quando si perde. Se si perde è più facile trovare la capacità di reagire, vincendo puoi rischiare di dire siamo i più bravi e fermarti lì. Schumacher? Un uomo eccezionale che da pilota portò la grande attenzione per la preparazione fisica nella Formula 1, il suo senso di uomo squadra, la sua capacità di vivere ogni giro in gara come se fosse quello per la pole position”. Parla poi della Formula 1 di oggi: “Verstappen mi piace, lo seguivamo da quando guidava nei campionati kart. Non mi piaccioni i regolamenti troppo complicati. Ferrari? Non mi piace dov’è oggi, non mi piace esultare per un terzo posto che per me è una sconfitta. I piloti? Penso che siano l’ultimo dei problemi, il problema è la macchina…”.
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