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Dal Belgio all’Italia, da Spa-Francorchamps a Monza: il diario di bordo del Mondiale 2017 di Formula 1.
SEB TRIENNALE. Dopo il rinnovo avvenuto nel corso della settimana scorsa da parte di Kimi Räikkönen, durante il weekend di gara di Spa Ferrari ha ufficializzato il prolungamento di contratto anche per Sebastian Vettel, che era in scadenza quest’anno, fino al 2020. Ferrari ha puntato sulla stabilità e forse è stata la scelta giusta, considerando che i due piloti hanno un ottimo rapporto sia personale (e per Kimi questa è un’eccezione) sia lavorativo. Se saranno assistiti, come quest’anno, da una vettura competitiva, saranno tranquillamente in grado di dire la propria per il campionato anche il prossimo anno. Il contratto del finlandese scade nel 2018 e stavolta dovrebbe essere l’ultimo anno per lui: pronti Leclerc e Giovinazzi, ma occhio anche a Ricciardo.
IL RESTO DEL MERCATO. Non ha invece fretta di rinnovare il contratto di Hamilton Wolff. Visto che l’unica alternativa credibile a Mercedes per l’inglese era Ferrari, che ora ha chiuso le porte, il manager austriaco ritiene di avere il coltello dalla parte del manico ed è disposto a discutere i termini del contratto col pilota britannico solo a campionato finito. Bottas, invece, pare si sia guadagnato sul campo il rinnovo del contratto, anche rispettando tutti gli ordini di squadra che gli sono stati imposti finora. Anche Red Bull manterrà i propri piloti, con Ricciardo che scadrà nel 2019 e Verstappen nel 2020. Ma attenzione, perché se gli austriaci non metteranno nei prossimi anni a disposizione una buona vettura ai propri piloti, Verstappen è pronto a lasciare, destinazione Mercedes e Ricciardo pure, verso Ferrari. Nel frattempo, Wehrlein capisce che per lui, probabilmente, non ci sarà posto in Sauber, annunciando che il team svizzero farà posto per qualche pilota giovane di proprietà Ferrari, con ogni probabilità Leclerc (Giovinazzi se il monegasco dovesse invece accasarsi in Haas) e il sacrificato dovrebbe essere proprio il giovane tedesco, poiché Ericsson, che paga una caterva di soldi per correre, non si tocca. Attenzione anche a una possibile rottura in casa Force India tra i due piloti e soprattutto ad Alonso, stufo di Honda e possibile svincolato di lusso: su di lui potrebbe fiondarsi più Renault che Williams, sacrificando Palmer.
OLIO DELLA DISCORDIA. Proseguono le polemiche relative alla quantità d’olio da poter bruciare nel motore per giro. La FIA ha deciso che tutti i motori omologati da Monza in poi avranno come limite 0,9 litri/100 km di olio bruciabile al giro. Mercedes ha omologato la quarta nuova unità a Spa, aggirando così questo limite ed essendo l’unico team che a Monza potrà consumare 1,2 litri/100 km sul tracciato italiano, innegabile vantaggio soprattutto sul giro secco in qualifica. Lo svantaggio che avranno i tedeschi è che non potranno però più portare aggiornamenti tecnici sul proprio propulsore senza prendere la penalità. Per impedire di correre in casa con un evidente svantaggio tecnico, Ferrari ha deciso di posticipare l’omologazione della quarta unità su un altro tracciato, potendo così usufruire anch’essa del consumo di 1,2 L/100 km. A differenza dei rivali, però, la Rossa potrà portare aggiornamenti tecnici sula futura quarta unità senza subire penalità, ma con il consumo limitato comunque a 0,9 L/100 km. Si è comunque creata una situazione confusionaria in quanto, come purtroppo spesso accade, la FIA ha cambiato il regolamento in corsa riscrivendolo decisamente male.
TEMPIO DELLA VELOCITÀ. La conformazione del tracciato brianzolo si addice molto a Mercedes, come dimostrano i lunghi rettilinei e i curvoni velocissimi (Biassono, Lesmo) che favoriscono la scuderia di Stoccarda, che dispone di motori potenti e di un ottimo carico aerodinamico. Ma anche Ferrari potrà difendersi: la SF70-H dispone di un’ottima trazione, indispensabile per uscire bene dalle chicane e dalle curve strette (la Prima variante e la Parabolica soprattutto, ma anche la Roggia e la Ascari). Sicuramente i grigi avranno un sensibile vantaggio sul giro di qualifica a causa dell’olio (vedi capoverso precedente), ma i rossi ci sono e ci proveranno, consci anche come nelle piste veloci, come visto a Spa, si siano avvicinati sensibilmente ai rivali. E attenzione alla pioggia, che potrebbe fortemente condizionare le giornate di venerdì e, soprattutto, di sabato, potendo confondere le posizioni in qualifica. Per la gara, invece, è previsto bel tempo.
Appuntamento al 3 settembre per il Gran Premio d’Italia, la sfida più attesa dai tifosi Ferrari.