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Torna la rubrica “monday review” nel day-after il Gran Premio di Spagna, quinta tappa del Mondiale 2018 della Formula 1. Sul circuito della Catalogna è andato in scena il quinto round del campionato a quattro ruote dove Lewis Hamilton è riuscito a centrare la seconda vittoria consecutiva allungando in classifica piloti. Prima doppietta per la Mercedes con Valtteri Bottas al suo fianco, un uno-due duro da digerire per Ferrari e Red Bull con poco da recriminare in questo fine settimana straordinario per le frecce d’argento.
Il GP di Spagna è stata la prima tappa di questo campionato che ha visto una scuderia dominare in tutto e per tutto. La Mercedes è stata semplicemente irraggiungibile e per la prima volta non abbiamo assistito ad eventi “casuali” che hanno mischiato le carte in tavola anche se tanti team si lamentano della modifica del battistrada delle gomme, modifica apportata appositamente da Pirelli per la tappa catalana a causa del nuovo asfalto del circuito.
HAMILTON-BOTTAS, FINALMENTE DOPPIETTA – Mercedes torna al top e lo fa senza lasciare le briciole agli avversari. Hamilton vince con una guida brillante e Bottas chiude al secondo posto dopo una serie di difficoltà affrontate durante il corso della gara tra pit-stop favorevoli e pit-stop sfavorevoli.
Lewis è stato un fulmine e l’unica cosa che gli è mancata è stato il ‘Grand Chelem’ con giro veloce, gara dal primo all’ultimo giro in posizione, pole e vittoria. Un piccolo “traguardo” cancellato soprattutto dalla strategia Red Bull che dopo la sosta di Hamilton ha voluto lasciare a lungo Verstappen che nella parte centrale del Gran Premio è stato leader della gara mantenendo un passo competitivo nonostante la vita prolungata delle gomme. Ad eccezione del mancato Gran Chelem è stato comunque un week end perfetto per Hamilton che nel post gara commenta: “Sognavo una gara così, ma non sapevo che sarebbe accaduta davvero. Sono arrivato qui volendo vincere, chiaramente l’ultima gara è stata un po’ fortunosa. Magari dipende dalla pista, e questa è una pista che ci si addice molto. Vedremo nelle prossime piste, spero che sia la Mercedes che vedremo nel resto dell’anno“. Dopo le tante perplessità riguardo la vittoria fortunata in Azerbaijan, Hamilton è riuscito a convincere tutti a partire da sé stesso. Una prova di forza davvero incredibile che gli ha permesso di salire a quota 95 punti in classifica con un corposo +17 su Vettel, a parità di vittorie con il tedesco.
Poi c’è Bottas che dopo la beffarda gara a Baku persa per un detrito colpito a pochi giri dal termine, da leader del GP, è riuscito a centrare la prima fila per la prima volta in questa stagione ed a salire sul podio chiudendo in seconda posizione. In qualifica il pilota finlandese è stato sconfitto per soli 40 millesimi dal compagno di squadra ed alla partenza del Gran Premio non è riuscito ad attaccare immediatamente Lewis facendosi scavalcare da Vettel all’esterno. Un avvio di gara complicato per Valtteri che non è mai riuscito a portarsi chiaramente dietro gli scarichi di Seb per tentare il sorpasso. Nemmeno il pit-stop è servito a beffare il ferrarista a causa di un rallentamento delle operazioni dei meccanici che hanno fatto perdere quel secondo decisivo per permettere a Bottas di rientrare davanti a Vettel. La seconda posizione, però, arriva con un comodo regalo della Ferrari che a sorpresa effettua un secondo pit-stop tornando in pista con gomme medie rendendo impossibile qualsiasi tentativo di rimonta. Ma le parole del finlandese nel post gara sono di tutt’altro avviso: “Non ho mai creduto di poter finire con una sola sosta. Onestamente prima del via ci aspettavamo che non sarebbe stato possibile, almeno non per fare una gara veloce. Ma, quando abbiamo visto le gomme resistere meglio del previsto, abbiamo cambiato strategia“.
FERRARI CONTRO LE GOMME, ATTENZIONE A RAIKKONEN – Il primo vero week end in Europa è stato un totale disastro per la Ferrari che ha visto tutte le certezze di inizio stagione sgretolarsi nel giro di pochi giorni. La Rossa non è mai riuscita a trasmettere grosse sicurezze durante il corso delle prove libere per poi confermare il distacco dalla Mercedes in qualifica. Nel giorno della gara le gomme hanno messo in grossa difficoltà Vettel rendendo inutili tutti i suoi tentativi di salire sul podio, con grossa complicità dell’errore fatto al secondo pit-stop. Ben più importante e preoccupante quanto accaduto Raikkonen che dopo la fumata bianca del venerdì è stato costretto ad abbandonare la gara per un altro problema tecnico che potrebbe minare le disponibilità di powerunit per la SF71H del finlandese nel proseguo del campionato.
Al Montmelò c’è stato poco da fare per Vettel, nonostante il tedesco si sia messo in luce per due sorpassi da cuore in gola. Il primo effettuato alla partenza all’esterno su Bottas ed il secondo, dopo aver evitato l’under-cut, passando in mezzo a Magnussen ed allo stesso Bottas con Valtteri in uscita dalla pit-lane. Due magie all’inseguimento del secondo posto, un obiettivo divenuto complicato per la gestione gomme. Sulla Ferrari le nuove mescole portate da Pirelli per questo Gran Premio non hanno avuto una durata “pari” rispetto alla concorrenza e la scuderia di Maranello è stata costretta ad una doppia sosta per evitare eventuali disastri nei giri finali. Al muretto box hanno deciso di sacrificare a priori la seconda posizione su Bottas, sperando in fondo in un’altra sosta da parte della Mercedes, mettendosi a difesa della terza piazza su Verstappen. Il secondo pit-stop però è andato oltre i 5 secondi, sforando più di due secondi del normale e perdendo la posizione proprio sul pilota olandese della Red Bull. Tra gomme e pit-stop, per Vettel è stato un week end da cancellare: “Le nostre gomme non duravano quanto agli altri, come ad esempio a Bottas. Non potevamo ricalcare la loro strategia, abbiamo dovuto fermarci, dopodiché abbiamo perso due posizioni dai piloti che sono riusciti a star fuori. Inoltre abbiamo perso un po’ di tempo al pit stop“. Riguardo la questione gomme, la Pirelli ha apportato una modifica di 0,4 millimetri sul battistrada per evitare eccessivi surriscaldamenti sui circuiti riasfaltati (tra cui, oltre Spagna, ci saranno Francia e Gran Bretagna). Una modifica in corso che ha mandato su tutte le furie i team “svantaggiati” tra cui la Ferrari che ha perso stabilità e pulizia nella guida.
Ben più doloroso lo zero in casella di Raikkonen che è stato costretto al secondo ritiro stagionale. Il fine settimana del finlandese non era iniziato nel migliore dei modi considerando la sostituzione di tre elementi della powerunit dopo la fumata sul posteriore della sua SF71H durante il corso delle prove libere 2. Nella prima metà di gara Raikkonen ha dovuto abbandonare il Gran Premio rientrando lentamente ai box per un’altra fumata bianca che preoccupa la scuderia riguardo l’affidabilità delle nuove componenti montate sulla macchina numero 7: “Sicuramente mi è mancata spinta, ho perso potenza, riuscivo a girare ma non più a piena velocità e quindi bisognava fare una verifica“. Importanti risposte dovranno arrivare dal prossimo Gran Premio per non incorrere in nuove modifiche affrettate considerando la rigidità del regolamento powerunit.
VERSTAPPEN SUL PODIO, RICCIARDO ANONIMO – Verstappen torna a sorridere e lo fa sul podio della prima volta. Nel 2016 Max trovò la sua prima vittoria in carriera e due anni dopo, a seguito di un inizio di stagione da cancellare, sale sul podio in cerca di una svolta? Dalla quinta posizione alla terza posizione, ringraziando la Ferrari per il ritiro di Raikkonen ed il pasticcio al pit-stop di Vettel: “La macchina ha funzionato molto bene, qui era davvero difficile guadagnare posizioni. Siamo stati molto fortunati con il ritiro di Kimi. Il danneggiamento dell’ala? Ha retto, era questo l’importante“. Un pizzico di fortuna anche sull’ala, danneggiata inavvertitamente sullo scontro con la gomma posteriore destra della Williams di Sirotkin. Una piccola sbavatura senza grosse conseguenze ma la prossima volta Max dovrà stare più attento. Ricciardo, invece, ha chiuso con un’anonima quinta posizione al termine di una gara da dimenticare tra qualche errore di troppo ed una macchina non performante con le nuove mescole: “ Era davvero complicato riuscire a essere consistenti perché, ogni cinque giri, riuscivo a farne uno veloce rischiando però sempre il testacoda negli altri quattro. Ho sbagliato tanto, ho commesso degli errori, ma la macchina era troppo sensibile. C’era troppa potenza e una finestra troppo piccola per far funzionare la vettura al meglio“. Al traguardo Daniel ha preso addirittura 20 secondi dal compagno di squadra e dopo poche settimane dall’esaltazione della vittoria in Cina ora si è tornati alle performance oscurate proprio da Verstappen.
Tra gli altri troviamo la Haas “croce e delizia” con Kevin Magnussen in sesta posizione e Romain Grosjean che con un 360° sconsiderato dopo il testacoda fa fuori Pierre Gasly e Nico Hulkenberg al via chiudendo la gara con un ritiro, con la decurtazione di due punti dalla Superlicenza e con la penalizzazione di tre posizioni in griglia per Monte Carlo. La battaglia fra gli spagnoli l’ha vinta Carlos Sainz su Renault chiudendo davanti a Fernando Alonso su McLaren poi in nona posizione si è piazzata la Force India di Sergio Perez ed infine la top-10 è stata chiusa dal rookie Charles Leclerc sulla Sauber.
Settimana di pausa per i piloti della Formula 1 dopodiché si riprenderà a Monte Carlo per il Gran Premio del Principato di Monaco. La tappa più “glamour” del campionato mondiale sullo storico circuito cittadino dove le barriere e i muretti minacciano qualsiasi tentativo di sorpasso oltre il limite. Una tappa dove storicamente è stata sempre determinante la qualifica e dove la gara la si gioca sulla strategia nel tentativo di evitare il “traffico” perché superare in pista è davvero complicato. Chi riuscirà a brillare per le vie del Principato?