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“Mi hanno cacciato con un messaggio, ho dovuto scoprirlo dalla stampa, non me lo meritavo”. Queste le dichiarazioni di Nikita Mazepin dopo la separazione con la Haas. L’invasione della Russia in Ucraina ha cambiato la sua stagione e forse la sua carriera. Prima la Fia ha permesso agli atleti russi e bielorussi di gareggiare come neutrali, poi il Regno Unito ha chiarito che Mazepin non avrebbe potuto correre a Silverstone, e la situazione è precipitata. “Prima di tutto, voglio dire che capisco che il mondo non è come due settimane fa – ha detto il pilota – È stato un periodo estremamente doloroso sia per voi che per me. Le persone che non sono qui lo vedono da un’angolazione diversa. Avevo intenzione di gareggiare come atleta neutrale. La Fia lo ha permesso. Non ho avevo problemi, ma la notte prima della risoluzione del mio contratto sono emerse ulteriori direttive e mentre iniziavamo ad analizzarle, la mattina dopo ho ricevuto un messaggio nel quale mi dicevano che il mio contratto era stato annullato. Sono stato licenziato. Meritavo più supporto da parte della squadra. Ho perso il sogno per cui lavoravo da 18 anni“.
E ancora: “Sono rimasto molto deluso da come è andata a finire. La Formula Uno non è un capitolo chiuso per me. Sarò pronto a correre nel caso ci fosse l’opportunità di tornare. Auguro il meglio ai piloti che mi sostituiranno. Non hanno nulla a che fare con questa situazione“. La Haas è ancora alla ricerca di un pilota per sostituire Mazepin in vista della nuova stagione e per i test in Bahrain correrà Pietro Fittipaldi, figlio del due volte campione di F1, Emerson Fittipaldi. Potrebbe tornare Kevin Magnussen, che era stato sostituito proprio da Mazepin l’anno scorso.
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