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Micheal Masi, direttore di gara della Formula 1, ha precisato il metro di giudizio da adottare per giudicare gli incidenti. “Quando giudichiamo gli incidenti valutiamo il contatto e non la conseguenza. Quello che accade successivamente non è preso in considerazione durante le nostre decisioni – ha affermato l’australiano ai microfoni di Marca -. Questo metodo è utilizzato dagli steward da molti anni. Non si possono valutare le conseguenze. Con questo sistema ci sarebbero molte più variabili, il provvedimento risentirebbe di altri aspetti”.
Masi è poi tornato su quanto accaduto tra Lewis Hamilton e Max Verstappen a Copse, l’ex prima curva del famoso tracciato britannico. “Se la guardi in quella particolare circostanza le squadre hanno fatto una distinzione molto chiara e che non volevano che si tenesse conto delle conseguenze. Tutti volevano in base all’incidente stesso”.
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