Formula 1

F1, la Fia ammette: “Preoccupati per le condizioni estreme in Qatar, il prossimo anno ci sarà più freddo”

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Logo Fia - Foto LiveMedia/Florent Gooden / Dppi/DPPI

La Fia prende posizione su quanto accaduto in Qatar, dove durante la gara a causa delle condizioni estreme con temperature alte e tantissima umidità diversi piloti hanno avuto una situazione di malessere, e di fatto ammette che qualcosa non è andato per il verso giusto durante la gara di Lusail: “La FIA osserva con preoccupazione che la temperatura e l’umidità estreme durante il Gran Premio del Qatar FIA di Formula 2023 1 hanno avuto un impatto sul benessere dei piloti. Pur essendo atleti d’élite, non ci si dovrebbe aspettare che gareggino in condizioni che potrebbero mettere a repentaglio la loro salute o sicurezza. Il funzionamento sicuro delle vetture è, in ogni momento, responsabilità dei concorrenti, tuttavia, come per altre questioni relative alla sicurezza come l’infrastruttura del circuito e i requisiti di sicurezza delle auto, la FIA adotterà tutte le misure ragionevoli per stabilire e comunicare i parametri accettabili in cui si svolgono le competizioni. Pertanto, la FIA ha iniziato un’analisi della situazione in Qatar per fornire raccomandazioni per future situazioni di condizioni meteorologiche estreme. Va notato che mentre l’edizione del prossimo anno del Gran Premio del Qatar è prevista più avanti nel corso dell’anno, quando le temperature dovrebbero essere più basse, la FIA preferisce intraprendere azioni materiali ora per evitare il ripetersi di questo scenario. Una serie di misure saranno discusse nella prossima riunione della commissione medica a Parigi. Le misure possono includere, tra l’altro, linee guida per i concorrenti, ricerca di modifiche per un flusso d’aria più efficiente nella cabina di pilotaggio e raccomandazioni per modifiche al calendario per allinearsi a condizioni climatiche accettabili. La ricerca di altre serie, come gli eventi cross-country in climi estremi, sarà esaminata per potenziali applicazioni agli eventi del circuito. L’impegno della FIA per una più stretta cooperazione tra i dipartimenti tecnici, di sicurezza e medici sotto la guida del presidente della FIA faciliterà questo processo”.

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