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“Stiamo vivendo una situazione tragica con gente che lotta per curare gli altri e gente che lotta per sopravvivere. E noi siamo qui nel nostro piccolo mondo, cercando di risolvere problemi che non si sono mai presentati prima” Queste le parole di Jean Todt, presidente della Fia, sulla difficile situazione nel mondo per l’emergenza coronavirus, con le questioni sportive che passano in secondo piano. “E’ ovvio che accanto alle vittime del virus ci saranno quelle provocate dall’economia, ma questa situazione costituisce pure una opportunità per ridimensionare i costi dei vari campionati – afferma Todt ai microfoni della Gazzetta dello Sport -. Dobbiamo trovare delle medicine per permettere a tutti di restare in gioco, il “cost cap” era già stato deciso ma ci sono tante voci escluse di cui dobbiamo discutere e dobbiamo rivedere le cifre al ribasso”.
“Ovvio che questo crea problemi a chi è abituato a spendere tanto e che ora si vedrebbe costretto a una drastica riduzione – ha proseguito il numero uno della Fia -. Ma qui ne va della sopravvivenza dei campionati. La F1 rischia di perdere dei concorrenti. Cosi’ come e’ scoppiata la pandemia, finirà. A Wuhan la vita è ripartita, succederà anche da noi. Credo da giugno in poi e allora a luglio forse si potrà correre“.
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“Per me l’Australia è stata gestita molto bene, riprenderei le stesse decisioni – ha concluso Todt -. In quei giorni non c’era la percezione esatta di ciò che stava succedendo. Qui in Francia una settimana più tardi abbiamo votato per i sindaci e tre giorni dopo era tutto chiuso. Però questo dovrebbe essere il tempo della solidarietà, dell’unità di intenti per trovare soluzioni e non quello delle recriminazioni”.
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