Formula 1

F1, il pagellone del Mondiale 2022: Verstappen dominatore, Ferrari promossa tra i rimpianti

Charles Leclerc e Max Verstappen
Charles Leclerc e Max Verstappen - Foto LiveMedia/Xavi Bonilla / Dppi/DPPI

E anche questa è andata. Va in archivio un’intensa e lunghissima stagione di F1, con ben ventidue gare (e l’anno prossimo sono 24) e la distanza temporale più estesa di sempre tra prima gara, in Bahrain, e ultima, ad Abu Dhabi, peraltro due località molto vicine tra loro. Così vicini, ma così lontani, verrebbe da dire: si era partiti con una Ferrari dominante, si è andati in vacanza con il trionfo (quasi) totale della Red Bull e di Max Verstappen che ha trovato il secondo titolo Mondiale.

E se una stagione termina, è tempo allora di dare i voti ai protagonisti. Venti piloti (ventidue anzi, con Hulkenberg e De Vries che hanno corso due e una gara), dieci team, ecco il pagellone completo con i giudizi della nostra redazione. Dal 10 a Verstappen perché vincere una volta, specie in quel modo come nel 2021, può essere anche frutto del caso, ripetersi e battere praticamente tutti i record, è molto complicato. Tutto sommato, anche la Ferrari è promossa, nonostante negli occhi ci sia la seconda parte di stagione in sofferenza, ci sono bocciature per i piloti, soprattutto per chi ha ottenuto molto meno del compagno di team. Senza indugiare oltre, ecco i voti, prima ai piloti e poi alle scuderie.

I voti ai piloti

MAX VERSTAPPEN voto 10 – Non potrebbe essere diversamente, perché ha dominato un’intera stagione, partendo peraltro in sordina per poi inanellare una striscia vincente impressionante. Record battuti, gare vinte, tanta maturità dimostrata rispetto alle passate annate. Lo si può accusare di non aver voluto aiutare fino in fondo il compagno a giungere secondo, quando invece Checo più volte lo ha supportato. Ma il campione è spesso anche cannibale, e Max fa gli interessi della Red Bull ma soprattutto i suoi.

CHARLES LECLERC voto 7.5 – Un ottimo secondo posto per il monegasco, che da una parte sa di rimpianto perché per come era iniziata si pensava di poter duellare non per la seconda piazza ma per la vittoria, ma la rimonta con il guizzo di Abu Dhabi nei confronti di Perez è comunque un risultato migliore delle passate stagioni, il migliore per Charles di sempre, un buon viatico per il prossimo anno, sperando di commettere meno errori, in primis il team, ma anche il classe 1997 che qualche volta ha sbagliato.

SERGIO PEREZ voto 7 – E’ la sua miglior stagione, ma non essere arrivato secondo è un mezzo fallimento, visto che la Red Bull ha vinto con Verstappen il titolo pilota e anche quello dei costruttori. Il messicano non completa l’opera di dominio, paga spesso in qualifica e in gara è più bravo a difendersi che ad attaccare. E’ vero, ha vinto ben due GP, ha ottenuto 11 podi, per una strategia sbagliata arriva terzo, con un po’ di amaro in bocca.

GEORGE RUSSELL voto 8 – E’ il secondo miglior pilota della stagione, perché coi pochi mezzi a disposizione offerti da una macchina lenta seppur affidabile, vince una gara nel finale spezzando il dominio Red Bull e sale otto volte sul podio, finendo al contempo quasi sempre tra i primi cinque. Mister consistenza il prossimo anno, con una macchina migliore, può stupire ancora.

CARLOS SAINZ voto 7 – Nove podi, le pole, la prima vittoria in carriera. A livello personale è una buona stagione, però ci sono stati errori, colpi di sfortuna, e il fatto che dopo alcune gare sia già stato considerato, più o meno implicitamente, il secondo pilota Ferrari: può fare meglio, ha già fatto vedere buone cose e contribuito al secondo posto del Cavallino nel titolo costruttori. Ma serve più continuità di rendimento.

LEWIS HAMILTON voto 6 – La sufficienza stringata per il sette volte campione del mondo, che nella prima metà ha sofferto del bottoming, quindi ha trovato migliori prestazioni, ma sempre con critiche continue alla macchina. E poi, il discorso della mancata vittoria per la prima volta in carriera: un’annata in sordina chiusa anche dietro rispetto al compagno più giovane. Ci si attende il pronto riscatto.

LANDO NORRIS voto 7 – E’ ormai solido nel suo ruolo di primo degli altri: svernicia Ricciardo in ogni gara, si spinge anche fino a un podio di inizio stagione che di fatto costituisce l’unico risultato di peso di un team che non sia uno dei primi 3. Contribuisce di fatto da solo alla stagione della McLaren e dal prossimo anno cambierà compagno. Ma la stagione è assolutamente positiva.

ESTEBAN OCON voto 7.5 – Stagione sopra le righe per il pilota francese, tra i migliori per affidabilità, coraggio, capacità di stare sul pezzo. Forse non abbastanza solido in qualifica, ma in gara sbaglia poco e tiene testa ad Alonso. Gli manca forse un podio, visto che la vittoria di un anno prima è quasi irrealizzabile ora: il prossimo anno dovrà lottare con Gasly in un derby tutto transalpino, ma per questa stagione è tra i promossi.

FERNANDO ALONSO voto 6 – Troppi ritiri, l’ultima parte del Mondiale in calando e già con la testa in Aston Martin. Non è stata una stagione facile per il più esperto dei piloti, battuto dal compagno e non sempre serafico. Ha anche rischiato la vita in un incidente molto pericoloso, c’ha fatto vedere tanti sorpassi, ha lottato, ha imposto le sue strategie ai box. Insomma, il solito Alonso, ma con qualche risultato troppo altalenante.

VALTTERI BOTTAS voto 6.5 – Fa la formica e non la cicala per entrare nella top-10 della classifica Mondiale. Inizio show per il finlandese, che va spesso a punti nella prima parte. Poi dopo la sosta iniziano i problemi: qualifiche non buone, la macchina che perde competitività e qualche ritiro di troppo. Ma il suo ritorno in un team non di gran livello resta positivo.

DANIEL RICCIARDO voto 4.5 – Racimola punti qua e là, ma mai un acuto, sempre dietro rispetto a Norris, in grande difficoltà in qualifica e in gara spesso coinvolto in incidenti o brutte prestazioni. E’ una delle delusioni della stagione, specie nel rapporto col compagno di team, lascia (per il momento) la F1 purtroppo per via di scelte sbagliate e anche un po’ meritatamente. Senza perdere mai il sorriso, quello sempre.

SEBASTIAN VETTEL voto 6.5 – La stagione dell’addio è in crescendo nel finale, in cui va a punti con più insistenza rispetto alla prima metà. L’Aston Martin migliora, ma non è all’altezza del quattro volte campione, che saluta con 37 punti. Un po’ pochi, ma si può solo dire grazie a Seb, e anche dargli mezzo punto di voto in più per affetto e riconoscenza. (Nico Hulkenberg sv)

KEVIN MAGNUSSEN voto 6 – Una buona stagione, anche in virtù del fatto che è stato richiamato in fretta e furia a inizio anno per sostituire Mazepin silurato perché russo. Inizia bene, poi un lungo periodo in letargo in cui la Haas non gli dà grandi chance per emergere, fino al clamoroso exploit con la pole in Brasile. In un certo qual modo, annata storica.

PIERRE GASLY voto 5 – Brutta stagione per il francese, specie se rapportata all’anno precedente. Poco incisivo in qualifica, in gara commette errori e rischia il prossimo anno di saltare per squalifica un weekend di gara. La patente a punti piange, così come i punti della classifica piloti, 23 pochissimi. AlphaTauri deludente, e lui la lascia per cercare fortuna in patria.

LANCE STROLL voto 5.5 – Tanto da lì non lo schioda nessuno: la fortuna di avere il padre proprietario del team. Lance comunque non sfigura e migliora rispetto all’anno scorso, ma è allergico ad andare oltre l’ottava posizione. Qualche punto qua e là, un po’ di anonimato, la solita stagione di Stroll. Bene o male, purché se ne parli: lui sta nel mezzo e passa quasi inosservato.

MICK SCHUMACHER voto 5 – Niente da fare, Mick non viene riconfermato e il cognome non lo salva. In effetti, Magnussen ripreso dalla naftalina fa molto meglio di lui, che pur cresce verso metà stagione, per poi tornare a commettere errori. Chiude con un ritiro e saluta nel peggiore dei modi, ma siamo certi potrà tornare in pista nei prossimi anni, perché un talento si intravede.

YUKI TSUNODA voto 4.5 – Non si capisce francamente cosa ci faccia in F1. La macchina involve e non lo aiuta, ma lui sbaglia troppo spesso. Incidenti, svarioni, poca incisività in qualifica seppur con un lieve miglioramento finale. Verrà riconfermato, ma riteniamo ci sia poco potenziale nel simpatico giapponese.

GUANYU ZHOU voto 4.5 – Altro paese asiatico di provenienza, ma di fatto è sovrapponibile tutto quando detto per Yuki anche per Guanyu, che fatica tanto a imporsi e non brilla sotto nessuno aspetto, battendo qualche volta Bottas in qualifica, per quanto possa valere.

ALEXANDER ALBON voto 5.5 – La Williams non va, e questo non è certo una novità, va detto però che il thailandese si fa notare abbastanza spesso per ottime qualifiche, poi rese vane dalle gare. Porta comunque a casa quattro punti e il prossimo anno proverà a far meglio. (Nick De Vries 7 – L’anno prossimo guiderà l’AlphaTauri, per il momento esordisce in F1 a Monza e ottiene persino due punti).

NICHOLAS LATIFI voto 4 – Un pilota, un perché. 2 punti giusto per non finire a zero, i soliti incidenti soprattutto nella prima parte della stagione, nella seconda invece è semplicemente lento e fa gare a sé. In più, quest’anno non si rende nemmeno protagonista per decidere la stagione, dunque non ci siamo proprio. Tra l’altro, De Vries in una sola gara con la stessa vettura ottiene i suoi stessi punti in 22. Pazzesco.

I voti ai team

RED BULL voto 9 – Stagione perfetta? No, quasi, perché sarebbe stata la ciliegina sulla torta quella di Perez secondo nella classifica piloti. E’ comunque dominio tecnico, di strategie, in tutto e per tutto: non teniamo conto del caso budget cap, visto che la Fia ha preso una decisione, e ci limitiamo a giudicare quanto visto, vale a dire un trionfo peraltro già certificato a Singapore.

FERRARI voto 7.5 – I tifosi più incontentabili probabilmente parleranno del 2022 come un’altra stagione deludente, la verità è che è un’annata positiva, proprio perché termina con l’amaro in bocca e con un pizzico di delusione. L’inizio è stato forse fin troppo positivo e fuorviante, in ogni caso fino alla pausa estiva la Ferrari avrebbe potuto vincere ogni GP, sprecando invece tanto. Poi una piccola e inesorabile involuzione, ma ci sono ottime basi per il prossimo Mondiale.

MERCEDES voto 6 – La macchina non va, problemi di progettazione che la rendono lenta seppur affidabile. Ma affidabile diviene anche la Red Bull, e a quel punto le frecce d’argento devono accontentarsi di essere tristemente la terza forza dell’anno. Russell trova la vittoria nel finale che fa ben sperare e la vettura migliora leggermente, ma serve il cambio di passo fra un anno.

ALPINE voto 7 – Ottima stagione per il team francese, una certezza in zona punti, con Ocon più che con Alonso. La soddisfazione di essere la prima degli altri, prossimo anno a questa scuderia servirà però il podio e perché no, una vittoria per un voto positivo.

MCLAREN voto 5.5 – Stagione in chiaroscuro per la McLaren, che sfoggia ancora la livrea arancione e con Norris trova punti che però non bastano per arrivare quarti nel Mondiale. E’ dunque un passo indietro, che sperano di colmare fra un anno sostituendo Ricciardo con Piastri.

ALFA ROMEO voto 6 – La macchina parte bene, e Bottas fa altrettanto, poi si scivola un po’ troppo nell’anonimato. Pari merito con l’Aston Martin nella classifica costruttori, dunque un 6 meritato.

ASTON MARTIN voto 6 – Leggi sopra, ma l’inverso: la vettura arranca nella prima metà e poi migliora, storie agli antipodi con l’Alfa ma il risultato è il medesimo e anche il voto è tale.

HAAS voto 6.5 – Dopo il disastro degli ultimi anni, la Haas torna a competere quantomeno con il resto del pacchetto di mischia. Magnussen trova punti, poi addirittura una pole. Il bilancio, tutto sommato, è positivo.

ALPHATAURI voto 4.5 – Una grossa delusione, un’involuzione pesante, il nono posto nei costruttori è un mezzo fallimento. Servirà cambiare radicalmente passo l’anno prossimo, dove si perde Gasly per inserire De Vries.

WILLIAMS voto 4 – Solita vecchia storia, inutile dilungarsi: mai competitiva in gara, qualche piccolo acuto, leggasi Q2, di tanto in tanto con Albon in qualifica. Salutare Latifi è un affare che potrà pagare il prossimo anno.

SportFace