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È il caso del momento ed è naturale che tutti gli addetti ai lavori vogliano esprimere la propria opinione sulla bagarre Piquet-Hamilton. Tra coloro che si sono esposti, c’è Christian Horner, team principal della Red Bull, che – nel bel mezzo del weekend del Gp di Silverstone – si è fatto portavoce della sua scuderia: “Siamo sconvolti dalle parole di Nelson Piquet, che risalgono a un’intervista di qualche tempo fa. Ma abbiamo avuto un episodio recente con uno dei nostri giovani piloti, e abbiamo preso provvedimenti definitivi. Jüri (Juri Vips, giovane pilota dell’accademia Red Bull che ha esternato espressioni offensive giocando online a un videogame, ndr) ha fatto un commento razzista e lo abbiamo immediatamente rimosso dalla squadra. Quella di averlo allontanato ci è sembrata un’azione forte, ma conferma che non tolleriamo alcuna forma di razzismo o discriminazione”.
Piquet, tra l’altro futuro suocero di Max Verstappen, visto che è padre della fidanzata del pilota Red Bull, ha infatti usato più volte parole razziste contro Hamilton in una diretta Twitch. Cosa che ha fatto insorgere il popolo dei social, impero di Hamilton. E anche Horner leva gli scudi per difendere il britannico: “Sosteniamo pienamente Lewis e anche Max è stato chiaro: sosteniamo non solo lui ma combattiamo ogni forma di razzismo e discriminazione nello sport. Riteniamo che l’azione sia più importante delle parole: quella che abbiamo fatto con Vips è stata piuttosto intransigente ma è in linea con la nostra politica”, ha detto Horner per concludere.
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