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“Devi solo essere molto, molto cauto, più cauto che mai. Piuttosto che dare a qualcuno il beneficio del dubbio, devi sapere che è quello che accadrà . Quindi devi essere sempre pronto a evitare una collisione a tutti i costi, anche se questo significa andare largo, perché vuoi vedere la fine della gara, giusto? Se sei testardo e tieni la tua posizione, si va a sbattere”. Lewis Hamilton negli anni è maturato ed è diventato anche un calcolatore. A due gare dal termine della stagione di Formula 1, anche se paga ancora 8 punti nel Mondiale piloti nei confronti di Max Verstappen, il pilota britannico vede un’inerzia a favore per la vittoria del titolo, e sarebbe l’ottavo in carriera, questo grazie a una sua tranquillità in pista che gli consente di evitare collisioni e di gestire con più cautela le gare: “Ho cercato di assicurarmi di evitare la collisione. E penso di essere stato abbastanza bravo nella maggior parte delle occasioni. Non puoi sempre farlo in maniera perfetta. Se sei all’esterno, fare marcia indietro è l’opzione sensata praticamente sempre per vedere la fine della gara. Se sei all’interno, ci sono scenari in cui credo davvero di essere nel giusto, quando sono quasi ruota a ruota con la macchina. Non mi dispiace essere quello che frena. Non sono troppo grande o troppo di successo per dover fare marcia indietro per combattere un altro giorno. So che a volte è la strada che devi prendere. Devi essere il più furbo. E a volte perdi punti nel farlo, di sicuro, ma non si tratta solo di me. Ho 2.000 persone dietro di me e da quella decisione egoistica che potrei prendere – ‘No, tengo la mia posizione’ – dipende tutta la mia squadra e potenziali bonus alla fine dell’anno, tutto il duro lavoro che devono fare, i danni alla macchina. Sono consapevole anche di queste cose”.
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