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La crisi di Lewis Hamilton fa discutere. Toto Wolf si è scusato per non avergli dato una Mercedes “degna d’un campione del mondo“. Ma sul suo inizio di Mondiale pesa più che altro il paragone con Russell, che con la stessa macchina va molto più veloce. Un paragone rilanciato da Luke Slater sul Telegraph, che spiega: “Russell viene da tre stagioni in una squadra, la Williams, in difficoltà. Nel 2021 è riuscito a fare notizia con alcune impressionanti prestazioni in qualifica – soprattutto sul bagnato a Spa e a Sochi – che gli sono valse il soprannome di Mr Saturday. Parlando alla rivista MotorSport nel 2021, Russell ha detto che la stabilità dei regolamenti ha lasciato a piloti e ingegneri la responsabilità di sbloccare lo stallo nelle prestazioni. Così, sente che il suo stile di guida ne è uscito migliorato”.
Hamilton incece “nonostante tutti i successi, non ha dovuto sviluppare capacità simili, o comunque mai di recente. Il predominio della Mercedes dal 2014 è stato quasi assoluto. Nessun pilota ha avuto una macchina così dominante nelle mani per così tanto tempo come Hamilton. Ha usato le sue capacità per trasformare un’auto veloce in una ancora più veloce, ma adesso il compito è diverso. Sarebbe uno shock se il divario continuasse a crescere in questo modo per tutta la stagione. Nell’oscurità in cui si muove la Mercedes, forse Russell ha una torcia più luminosa. La domanda è: perché sprecare risorse sull’auto di quest’anno quando puoi guardare al 2023? Hamilton ora sta combattendo su due fronti. Il primo: contro una macchina problematica. Il secondo: con un compagno di squadra che è talentuoso e veloce come nessun altro in un decennio. Non è una crisi, ma di certo un disagio”.
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