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Il pilota della Mercedes e sette volte campione del mondo di Formula 1, Lewis Hamilton, durante il podcast On Purpose, ha confessato di essere stato vittima di bullismo ai tempi della scuola: “Per me, la scuola è stata la parte più traumatizzante e più difficile della mia vita. Ero vittima di bullismo già all’età di sei anni. In quella particolare scuola ero uno dei tre bambini di colore e c’erano solo ragazzi più grandi, più forti e prepotenti che mi prendevano in giro per la maggior parte del tempo. Ricordo i continui colpi, le cose che mi venivano lanciate, come le banane, o le persone che usavano la parola ‘n’ in modo rilassato. Le persone ti chiamano ‘meticcio’ e non sanno dove ti trovi. Questo per me era difficile. Non me la sentivo di andare a casa e dire ai miei genitori che questi ragazzi continuavano a chiamarmi con la parola ‘n’, o che ero stato vittima di bullismo o picchiato a scuola, non volevo che mio padre pensasse che non ero forte”.
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Sul suo futuro una volta che si ritirerà dalle corse: “Sarà davvero, davvero difficile quando smetterò di correre. Lo faccio da 30 anni. Quando mi fermerò ci sarà un grosso vuoto, quindi sto cercando di concentrarmi e trovare cose che possano sostituirlo ed essere altrettanto gratificanti”.
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