Il 7 gennaio 2025, Lewis Hamilton spegne 40 candeline. L’inglese si prepara alla sua diciottesima stagione in F1 e alla sua prima con indosso la tuta rossa della Ferrari. La carriera del Sir si sta avvicinando alle battute finali, con il numero 44 che si unisce ad un club elitario, quello dei piloti di F1 ancora in attività sopra ai 40 anni di età. Oltre a Hamilton, in griglia è presente solo Fernando Alonso, che quest’anno compirà 44 anni. Il pilota britannico non bada però alla propria età e ha deciso di imbarcarsi in una nuova avventura, dopo aver salutato Mercedes, con cui ha speso undici anni.
Hamilton è atteso a Maranello, dove si unirà a Charles Leclerc per la stagione 2025, in partenza a marzo. Il passaggio di Hamilton in Ferrari ha rappresentato una delle pagine più iconiche della storia della F1. Nonostante le difficoltà delle ultime stagioni, il curriculum dell’inglese, che vanta ben sette titoli mondiali, ha attirato il Cavallino, che lo ha ingaggiato al posto di Carlos Sainz. Si tratta di una combinazione storica: il pilota più vincente che la F1 abbia mai visto correrà con il team più vincente presente in griglia.
Hamilton sbarca in F1: gli anni con McLaren
Lewis Hamilton debutta in F1 nel 2007, alla guida della McLaren. Nel corso della sua prima stagione, il talento britannico rimane coinvolto nella lotta al titolo mondiale. Le quattro vittorie e le dodici presenze sul podio, collezionate nell’arco di diciassette gare, non sono abbastanza per agguantare il titolo iridato. Hamilton si accontenta della seconda posizione, mentre a vincere il campionato è Kimi Raikkonen, pilota della Ferrari. Il 2008 si apre con il suo rinnovo con McLaren, legandosi al team fino al 2012. Nel corso dello stesso anno, Hamilton divenne campione del mondo per la prima volta in carriera. La stagione vede il numero 44 lottare contro Felipe Massa, scudiero del Cavallino. La corsa al titolo si decide in Brasile, durante l’ultimo giro del Gran Premio finale della stagione. Il celebre sorpasso su Glock permette a Hamilton di ottenere la vittoria del campionato, anche se il successo nella gara va a Massa.
La stagione 2009 si rivela più complessa: l’ascensione della Brown mette in difficoltà diversi team, McLaren compresa. Hamilton si vede escluso dalla corsa al titolo e colleziona due sole vittorie, terminando il campionato in quinta posizione. Nel 2010, inizia il dominio della Red Bull, con Sebastian Vettel che vince quattro titoli consecutivi. La situazione di McLaren e di Hamilton non sono delle migliori, con il numero 44 che arriva primo in tre occasioni, ma termina l’anno quarto in classifica generale. Il team di Woking e il campione del mondo si ripetono anche negli anni successivi: Hamilton arriva quinto nel 2011, quarto nel 2012. Dopo sei anni con McLaren, decide di lasciare il team, unendosi a Mercedes.
Hamilton-Mercedes: i primi anni
Il binomio composto da Lewis Hamilton e Mercedes ha scritto pagine della storia della F1 inimmaginabili. L’inglese prende il posto di Michael Schumacher, affiancando Nico Rosberg. La prima vittoria del numero 44 con le frecce d’argento arriva nel Gran Premio dell’Ungheria, concludendo la stagione in quarta posizione. Nel 2015, sulla griglia di F1 il vento soffia in una nuova direzione. Il cambio regolamentare permette a Mercedes di diventare una forza pericolosa, dando inizio ad un’era di dominio che si concluderà solo nel 2021. Hamilton vince undici gare e le uniche tre occasioni in cui non raggiunge il podio è a causa di un ritiro. Con 384 punti, l’inglese viene coronato campione del mondo per una seconda volta.
Il dominio di Hamilton si ripete nel 2015, anno in cui i suoi successi raggiungono quota dieci. Lo scudiero Mercedes colleziona 381 punti, abbastanza per firmare la tripletta di mondiali. Il 2016 è un anno complesso in casa Mercedes. Gli attriti tra i due piloti, Hamilton e Rosberg, raggiungono il culmine. I due sono gli unici due contendenti al Mondiale, con la lotta che si protrae fino ad Abu Dhabi. Nel corso dell’ultima gara, è il tedesco a spuntarla. La gioia di Rosberg è alle stelle, ma la sfibrante lotta con Hamilton – suo amico d’infanzia – lo porta a decidere di lasciare il mondo delle corse.
Il binomio entra negli Annales
A partire dal 2017, è Valtteri Bottas ad affiancare l’inglese. Hamilton torna al successo nel 2017, raccogliendo nove vittorie. Nel corso della prima parte di stagione è ingaggiato nella lotta al titolo contro Sebastian Vettel, con la Ferrari che però si dimostra meno competitiva nella seconda metà di stagione. Hamilton cala il poker e diventa campione del mondo per la quarta volta. Negli anni successivi, vince consecutivamente altri tre mondiali. Nel 2018 ottiene diciassette presenze a podio, mancando la top tre in sole quattro occasioni. Nel 2019, chiude la stagione con 413 punti. Si tratta del punteggio più alto della sua carriera e il risultato vale al Sir il sesto titolo mondiale.
Il 2020 è un anno complesso per tutto il mondo e la pandemia da Covid-19 rende difficile anche lo svolgimento della stagione di F1, che inizia in estate. Il calendario vanta sedici appuntamenti, con Hamilton che manca il Gran Premio del Sakhir a causa dell’appendicite. Su quindici gare disputate, l’inglese termina a podio ben 14 volte, ottenendo il primo posto in undici occasioni. Nel corso della stagione eguaglia e supera il record di vittorie, novantuno, di Michael Schumacher. Nel Gran Premio di Turchia, poi, si aggiudica il suo settimo titolo mondiale. Nessuno, oltre al Kaiser, aveva mai raggiunto un numero così alto.
Gli ultimi anni
Il 2021 è passato alla storia come uno degli anni più intensi della F1. Il dominio Mercedes inizia a tramontare, con la Red Bull in veloce crescita. Hamilton si trova a lottare per il Mondiale contro Max Verstappen. Si tratta di una lotta intensa e al limite, che si protende fino al Gran Premio di Abu Dhabi, ultimo appuntamento della stagione. La corsa rimane, ancora oggi, una delle pagine più controverse dello sport. Dopo una Safety Car finale, Verstappen supera Hamilton e va a vincere il suo primo titolo mondiale. L’inglese rimane beffato e vede sfumare il sogno dell’ottavo titolo a poche curve dalla fine. L’avvenimento colpisce pesantemente il pilota della Mercedes e nelle settimane successive viene messa in dubbio la sua partecipazione alla stagione 2022.
Hamilton decide di rimanere in F1 e lo fa, ancora una volta, con Mercedes. Bottas saluta il team e il numero 44 si trova George Russell come compagno di squadra. Le frecce d’argento non iniziano l’anno nel migliore dei modi e la stagione si rivelerà fallimentare. Hamilton trova il podio in diverse occasioni, ma non riesce ad aggiudicarsi nemmeno una vittoria. Termina l’anno in sesta posizione nella classifica piloti, il peggior risultato della sua carriera fino a quel momento.
Il Sir manca il successo anche nel 2023, con il team tedesco che prova però a risollevarsi. Con sei podi, Hamilton finisce la stagione terzo. Nel corso dei primi mesi del 2024, Hamilton annuncia di lasciare Mercedes al termine della stagione. Dopo due anni di digiuno, l’inglese torna sul primo gradino del podio, vincendo il Gran Premio di Gran Bretagna e ripetendosi in Belgio. Il bilancio della stagione non è però positivo e Hamilton saluta le frecce d’argento con un deludente settimo posto.
I record di Hamilton
- Maggior numero di titoli – 7 (pari merito con M.Schumacher)
- Maggior numero di vittorie – 103
- Maggior numero di vittorie partendo dalla pole – 61
- Maggior numero di pole position – 104
- Maggior numero di podi – 193
- Maggior numero di punti totali – 4639,5
- Maggior numero di giri in testa – 5455
- Maggior intervallo di tempo tra primo e ultimo titolo – 12 anni (2008-2020)
- Maggior numero di GP di fila conclusi a punti – 48
- Maggior numero di GP a punti – 290