“Non ho sensazioni particolari, è un weekend normale e vogliamo vincere. Arriviamo qui per cercare di fare le stesse cose. Match-point Mondiale? Siamo concentrati sul centrare l’obiettivo perché ci sono ancora 100 punti disponibili da qui alla fine. Ma ci aspettiamo che la Ferrari reagisca con forza e non possiamo rilassarci“. Queste le dichiarazioni di Lewis Hamilton nella conferenza stampa di presentazione del Gran Premio degli Stati Uniti, diciottesima tappa del Mondiale 2018 di Formula 1. “Dobbiamo venire qui e cercare di alzare l’asticella senza aggiungere ulteriore pressione perché sarà un fine settimana complicato – ha dichiarato il pilota britannico della Mercedes in conferenza – Il nostro decollo? È dovuto ad una combinazione di fattori. Nel corso degli anni ho sempre cercato di dare il mio meglio nella seconda parte di stagione mentre la concorrenza non è riuscita a fare un lavoro altrettanto buono“.
Dopo il GP del Giappone che ha consegnato a Hamilton la quarta vittoria di fila, Sebastian Vettel è stato duramente attaccato dalla stampa mondiale per l’ennesimo errore con cui ha compromesso la gara nei primi giri (il contatto con Verstappen con conseguente testacoda, ndr). Lewis ha preso le difese del ferrarista con un post su Instagram: “Penso che anche Seb avrebbe fatto la stessa cosa a parti invertite – ha sottolineato Hamilton – Facciamo tutti parte della classe dei piloti e ci deve essere un rispetto reciproco. Lui è uno dei più grandi degli ultimi anni, è un quattro volte campione del mondo e ci siamo entrambi trovati nella stagione più intensa. Poi ci sono state altre situazioni in cui Seb è sempre stato rispettoso con me“. Infine sull’exploit di Mick Schumacher, fresco vincitore del campionato di Formula 3 europea: “In F1 ci sarà sempre un nome Schumacher perché Michael è stato uno dei più grandi e suo figlio sta facendo un grande lavoro. Ci sarà tanto sostegno per lui: Mick è in gamba e sta facendo molto bene“.
In conferenza stampa ha parlato anche Fernando Alonso che ha delineato la top-5 dei piloti più grandi della storia della F1: “Per me i migliori di sempre sono Schumacher, Fangio, Senna, Prost e Hamilton. Ma è pur sempre difficile paragonare epoche diverse e modi diversi di vincere i campionati. Lewis è vicino a vincere il quinto Mondiale, eguagliando Fangio, e questa è una grande impresa. Sono contento per lui perché ha sempre dimostrato un grande talento fin dal suo esordio ed anche quando non aveva la macchina migliore della griglia“. Sui piani per il 2019 che vedrà lo spagnolo lontano dalla F1: “Beh, sicuramente non dovrò fare 21 gare in F1 e dunque avrò più tempo per venire in vacanza negli Stati Uniti – ha commentato con tono scherzoso Alonso – Ma vedremo cosa farò. La 500 Miglia di Indianapolis è molto attrattiva e dopo aver vinto Le Mans è ancora più attraente cercare di vincerla nel breve periodo. Altri campionati? Finché non ci saranno delle soluzioni adatte non farò nulla“.
Parola anche a Daniel Ricciardo che con la sua Red Bull proverà a disturbare il duo Mercedes-Ferrari per la conquista del podio: “Penso che avremo una macchina piuttosto competitiva. È da un po’ di tempo che non salgo sul podio e Austin mi è sempre piaciuta, è una pista piuttosto particolare. In generale quello degli Stati Uniti è il mio weekend preferito, lo adoro“. Sul futuro in Renault in ottica 2019: “È incoraggiante sapere che c’è parecchio lavoro davanti e stanno utilizzando tante risorse per migliorarsi. Onestamente non li guardo per questa stagione perché dal prossimo anno ci sarà una macchina nuova e tutto partirà da zero. A fine campionato mi immergerò nella nuova avventura nel tentativo di aiutarli nel migliore dei modi“. Infine Romain Grosjean, chiamato a centrare risultato con la monoposto statunitense Haas: “Quest’anno arriviamo ad Austin con una macchina competitiva e questo è grandioso. Dal GP della Germania ho ottenuto buoni risultati dopo un inizio difficile e spero di continuare così. Vogliamo il quarto posto nella classifica costruttori“.