Formula 1

F1 GP Olanda 2024, bandiera rossa e le prove libere 3 non riprendono più: perché non viene fermato il tempo?

F1 bandiera rossa
F1 bandiera rossa - Foto LiveMedia/Florent Gooden/DPPI

L’incidente di Logan Sargeant nella terza sessione di prove libere del GP di Olanda di F1 apre il solito dibattito: sarebbe opportuno stoppare le libere, come accade per qualifiche e ovviamente gara, in caso di bandiera rossa e prolungate operazioni di ripristino delle condizioni di sicurezza in pista? Ogni anno in almeno un weekend capita qualcosa del genere e l’opinione dei piloti è spesso contrastante, tra chi pensa sia giusto fermare il tempo anche nelle libere per consentire di girare e accumulare dati in vista dei momenti clou e chi invece ritiene che ci siano già abbastanza ore di prove in un mondo della F1 sempre più tecnologico in cui l’attività in pista può essere limitata al minimo necessario. Ad Abu Dhabi, lo scorso anno, si era aperto il dibattito e, tra gli altri, Ricciardo era quello che maggiormente si trovava a favore dello stop al tempo, mentre per Bottas e qualcun altro era meglio proseguire sull’attuale linea.

Ma cosa è successo oggi? E’ presto detto: Logan Sargeant, e chi se no, è andato violentemente contro le barriere e ha distrutto la sua Williams. Al di là dei tanti detriti da ripulire, con il tracciato che è stato ispezionato a fondo e liberato da tutti i pezzi in carbonio dopo pochi minuti, l’intervento più complesso è stato necessario per riparare il guard-rail danneggiato. Il tempo è cominciato a scorrere inesorabile e soltanto alle 12.27, con appena tre minuti a disposizione, i piloti sono potuti tornare in pista dopo oltre quaranta minuti di stop, una mezza farsa con appena un giro per ognuno e le prove di partenza, peraltro su asfalto viscido per la pioggia. Insomma, non l’ideale per chi, come Sainz per esempio, ieri ha avuto un incidente e non aveva potuto lavorare al meglio. Ma lo stop al tempo in caso di bandiera rossa nelle prove libere risulta un problema per una serie di motivi: innanzitutto, quelli legati ai palinsesti televisivi, visto che i detentori dei diritti tv hanno bisogno di orari certi di inizio e fine senza troppa flessibilità. Inoltre, allungando le tempistiche delle libere, se si tratta della prima sessione del venerdì o della terza del sabato, necessariamente deve poi slittare anche la seconda sessione o le qualifiche, perché tra una sessione e l’altra, da regolamento, devono trascorrere almeno due ore e mezza. Infine, c’è il problema dei weekend in cui sulla stessa pista si disputano anche altre classi di gare motoristiche: dovrebbero essere modificati anche gli orari di corse che non riguardano la F1.

SportFace