“Nel 2016, ultima volta che siamo stati qui, ci siamo bloccati senza progredire. Ora siamo in un periodo di crescita, il team migliora sempre più. Vincere qui varrebbe di più e questa potrebbe esser l’ultima volta a Hockenheim per un po’ di tempo. Io sono nato a circa 30 minuti da qui e questo GP conta molto per me“. Queste le dichiarazioni di Sebastian Vettel alla vigilia dell’avvio del week end del Gran Premio di Germania, undicesima tappa del Mondiale 2018 della Formula 1. Il pilota “di casa” è stato protagonista della conferenza stampa di giovedì 19 luglio presso il media center dell’Hockenheimring. Tra gli argomenti principali proprio la sopravvivenza della tappa tedesca che potrebbe esser giunta al capolinea: “Ci sono tante fabbriche automobilistiche ma bisogna pagare per avere un GP – spiega Vettel – Ci sono tante nazioni pronte a farlo, forse la Germania lo è un po’ meno rispetto alle altre“. Pressione zero per Seb che arriverà da leader del campionato a Hockenheim: “Non sento più pressione, semmai sono più entusiasta di poter gareggiare qui. Ripeto, dispiace pensare che non ci possa più essere questo GP l’anno prossimo“.
Proprio sull’argomento nazionale, Vettel sottolinea il fatto che dai tempi di Michael Schumacher la F1 ha avuto un boom in Germania: “Schumi ha reso la F1 popolare e l’ha portata nelle case di tutti. Il boom ora c’è in Olanda con Verstappen mentre in Inghilterra dura da più tempo. In Germania Michael ha creato il boom iniziale ed ora ci siamo io e Hulk. In generale è vero che i tedeschi sono difficili da stimolare da questo punto di vista. Ma visto che abbiamo fallito nel calcio – ai Mondiali di Russia 2018 – spero che verranno qui a passare il week end“. Sul rapporto con il compagno di squadra Kimi Raikkonen: “A Silverstone è stata una questione di strategia, non di mancanza di potenza sulla macchina di Kimi. Sono d’accordo sul fatto che molti all’esterno abbiano l’impressione che tutto venga controllato dall’alto ma non è così. Molte tecnologie non si possono vedere. L’elemento chiave sono sempre i piloti ma la tecnologia è complicata e mi piacerebbe che in futuro tutto possa diventare più semplificato. Con Raikkonen è bellissimo lavorare e Leclerc avrà un grande futuro. Non so chi sarà il mio compagno di squadra ma queste scelte non spettano a me“.
In conferenza stampa presente anche l’altro pilota tedesco, Nico Hulkenberg della Renault: “La Germania è una grande nazione e sarebbe una notevole delusione perdere il GP. Forse la nostra nazione è un po’ stanca delle corse. Torniamo su un circuito dove ho tanti ricordi tra BMW e F3. Ho avuto buoni risultati qui e mi piace Hockenheim. La prima parte di stagione è stata positiva anche se abbiamo sprecato qualcosa per motivi tecnici e per qualche contrattempo ma è dura essere sempre perfetti“. Grande attesa per Brendon Hartley della Toro Rosso, che non vede l’ora di poter gareggiare sul circuito tedesco: “Questa è una pista vera, con tanta storia e sono ottimista per il week end. Credo che molte delle cose negative successe negli ultimi mesi siano state fuori dal mio controllo. La battaglia per il settimo posto è aperta“. Infine Sergio Perez che analizza il momento altalenante della Force India: “Ci sono stati alti e bassi. Ci aspettavamo di più ma ci stiamo avvicinando alla battaglia per prevalere sul centro della griglia. La strada è lunga ma stiamo facendo dei processi. Abbiamo avuto una partenza lenta ma siamo nella posizione giusta per lottare“.