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Le pagelle del Gran Premio del Brasile, penultima tappa del Mondiale 2017 della Formula 1. Sebastian Vettel domina la gara di Interlagos vincendo davanti al pole-man di giornata Valtteri Bottas. Kimi Raikkonen completa il podio mentre Lewis Hamilton si accontenta della quarta posizione dopo una grande rimonta partendo dalla pit-lane.
SEBASTIAN VETTEL: 10 – Sembra in grado di replicare la pole del Messico, ma allo scadere è Bottas a rubargli la partenza dal palo. Bella la partenza, in cui scavalca bene il finlandese. Bottas prova l’undercut, lui si ferma il giro dopo e mantiene, di poco, la posizione su di lui. Mantiene sempre 2-3 secondi di vantaggio sul #77, senza farsi impensierire da lui. Vince, senza dominare ma senza soffrire.
VALTTERI BOTTAS: 8 – In qualifica, con un capolavoro, frega la pole position a Vettel all’ultimo respiro. Al via Vettel lo intimidisce e lui, forse anche in un eccesso di correttezza, lo lascia passare. È il primo a fermarsi, tenta un undercut su Vettel, ma non gli riesce per poco. Poi lo segue, ma a debita distanza, la stessa con la quale precede Räikkönen (circa due secondi). Finisce 2°, buon podio per lui, che però avrebbe voluto di più.
KIMI RÄIKKÖNEN: 8 – Il sabato la sua vettura funziona decisamente, lui fa il suo e si qualifica 3°. Corre perlopiù isolato, dato che Verstappen non riesce mai ad attaccarlo e lui non trova modo di raggiungere il connazionale. Riesce a rientrare su Bottas, ma poi deve pensare a difendersi dal forcing finale di Hamilton. Ci riesce e chiude 3°, ottenendo il podio n° 91.
LEWIS HAMILTON: 9 – Commette l’unico vero errore della stagione nella qualifica, in un momento però in cui il suo quarto mondiale è già in cassaforte, stampandosi alla Ferradura. Parte dai box, sfruttando il caos al via dopo tre giri è già 14°. Dopo la Safety Car risale il gruppo, con diversi sorpassi tra cui uno molto bello su Pérez. Dopo le soste altrui si ritrova leader e continua a martellare nonostante le gomme usate, con Vettel che rimane stabilmente a 3 secondi da lui. Rientra tardissimo, addirittura al giro 43, montando le supersoft. Scavalca Verstappen al giro 59. Continua a risalire e chiude il gap da Räikkönen. Tenta di attaccarlo al giro 67, ma arriva lungo in curva 1 bloccando le gomme, cosa che ripete anche nei due giri successovo. Non prende il voto massimo perché, se è partito in fondo al gruppo, è esclusivamente colpa sua. Ad ogni modo, bravo.
MAX VERSTAPPEN: 7,5 – Tenta di attaccare Räikkönen, ma né al via né alla ripartenza dalla Safety Car riesce a impensierire il finlandese. Si ferma il giro dopo Bottas. Ha poi grossi problemi con le gomme, Hamilton lo riprende e lo scavalca al giro 59. Dopo aver subito il sorpasso dall’inglese, visto il margine sul compagno, decide di fermarsi e rimontare le supersoft, cercando e trovando, in questo modo, il giro più veloce. È 5° al traguardo.
DANIEL RICCIARDO: 8 – In uscita di curva 1 si gira da solo e riparte, poi si ferma ai box. Dopo la Safety Car inizia a rimontare. Bello il sorpasso su Ericsson. Si ferma al giro 43 e monta le supersoft. È autore di un capolavoro dei suoi su Massa, ma poi è troppo lontano da Hamilton e gli altri. Chiude 6°.
FELIPE MASSA: 8 – In qualifica distrugge Stroll. Bravo alla ripartenza a sopravanzare Alonso ed issarsi al 5° posto, poi resiste a Hamilton per qualche curva, ma poi è costretto a lasciarlo andare. Finisce 7° il suo ultimo GP di casa.
FERNANDO ALONSO: 8 – Il sabato fa il solito miracolo, qualificandosi 7°, poi 6° dopo la penalità di Ricciardo. Alla partenza riesce a scavalcare anche Pérez, poi segue Massa con un’ombra, senza però riuscire a imbastire una manovra d’attacco. La differenza di potenza con la Williams è abissale e rimane dietro. Ci prova fino alla fine, senza successo. Conclude 8°.
SERGIO PÉREZ: 7 – In qualifica è autore di un mezzo miracolo, ma perde la posizione al via da Alonso e Massa e li segue ma senza mai riuscire ad attaccarli. Prova a difendersi da Hamilton, ma non ha successo. Tenta anche di passare Alonso sulla linea del traguardo, ma non ci riesce. Chiude 9°. Force India che sembra essere calata in questo finale di stagione.
NICO HÜLKENBERG: 6,5 – Fa il suo, correndo nella parte bassa della zona punti. Alla fine è 10° e porta a casa un punticino.
CARLOS SAINZ: 6 – Lo spagnolo fotocopia la gara del compagno, qualche metro più indietro. La differenza tra i due la fa proprio la posizione: il tedesco ottiene un punto, lui no.
PIERRE GASLY: 7 – Parte ultimo per via delle penalità , ma al via succede di tutto e dopo due giri è già 10°. La strategia non funziona e il francese si ritrova praticamente in fondo dopo il pit-stop. Riesce a scavalcare subito Stroll. Chiude 12°, ma meritava di più.
PASCAL WEHRLEIN: 7 – Corre intorno al 14° posto, precedendo il compagno. Bella la difesa su Sainz, ma poi può poco per manifesta inferiorità della propria vettura. Sfruttando anche le soste altrui risale 12°, alle spalle della coppia Renault: non male, considerando le performance della Sauber. L’unico che riesce a riguadagnare la posizione su di lui è Gasly. Termina 13°.
MARCUS ERICSSON: 6 – Nei primi giri naviga ai margini della zona punti, poi inevitabilmente scende in classifica, scivolando dietro anche a Wehrlein. Rimane lì, troppo lontano da Stroll. È 14° al traguardo.
ROMAIN GROSJEAN: 4,5 – Alla Ferradura, al primo giro, perde la vettura e travolge l’incolpevole Ocon. I due si girano, lui riparte e cambia le gomme. Rimane poi nelle retrovie e si becca 10 secondi di penalità per l’incidente col connazionale. Poi rimane praticamente sempre in fondo al gruppo. Chiude 15°.
LANCE STROLL: 5 – Massa in qualifica lo massacra, lui parte malissimo, cosa che forse lo avvantaggia pure, dato che riesce così ad evitare il far west alla partenza, trovandosi 13°. Supera bene Grosjean, bloccando le gomme, ma gestisce male il sorpasso e il francese lo risupera. Al giro 46, però, riesce nel suo intento, all’esterno. Con gomme nuove, però, Gasly lo scavalca. A due giri dal termine buca l’anteriore sinistra in curva 1. È 16° alla fine.
BRENDON HARTLEY: 5,5 – Ha difficoltà a comunicare col team nei primi giri, gli ingegneri lo sentono, ma lui non sente loro. Corre praticamente sempre fuori dalla zona punti e stavolta Gasly lo sovrasta. La sua vettura, però, ha qualche problema e il neozelandese, ultimissimo, abbandona la compagnia al giro 42.
ESTEBAN OCON: s.v. – Viene incolpevolmente travolto da Grosjean che si gira da solo. La sua vettura è poi troppo danneggiata per continuare. Partiva 10°.
KEVIN MAGNUSSEN: 2 – Al via decide di mettersi in modalità Demolition Derby e distrugge in un colpo solo la sua gara, quella di Vandoorne e danneggia quella di Ricciardo. Complimenti.
STOFFEL VANDOORNE: s.v. – Si ritira dopo due curve, incolpevole. Era 12° al via.