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“Magnussen è il pilota più pericoloso. Mi ha letteralmente mandato contro il muro a 300 chilometri orari al restart ed ha completamente rovinato la mia gara“. Parole dure di Pierre Gasly che punta il dito contro Kevin Magnussen per l’incidente avuto durante il corso del Gran Premio d’Azerbaijan, quarta tappa del Mondiale 2018 della Formula 1. Il francese della Toro Rosso se la prende con il pilota della Haas per un contatto sul rettilineo del traguardo: “Nel peggiore dei casi mi sarei trovato in decima posizione al restart. Dopo aver fatto il pit-stop sotto regime di safety car sono uscito in undicesima posizione, c’erano dei punti in ballo alla ripartenza“. Gasly entra nel merito del contatto screditando la mossa di Magnussen: “Stavo per passarlo, gli sono andato al suo fianco e lui mi ha mandato a muro mettendomi in difficoltà con metà macchina fuori dalla linea del tracciato. Dopo tutto ciò ho cercato di portare la vettura al traguardo sopravvivendo ai problemi, non c’era alcuna possibilità di rimontare dopo l’incidente“.
Gasly ha chiuso la gara in dodicesima posizione fuori dalla zona punti mentre a Magnussen è stata inflitta una penalità da 10 secondi, ultimo tra i classificati in tredicesima piazza, più la decurtazione di due punti dalla patente. Il pilota della Haas ora dovrà stare molto attento per non andare incontro alla squalifica di una gara visto che sulla superlicenza gli rimangono solamente quattro dei 12 punti totali. Il francese ha infine chiuso il discorso contro Magnussen: “Questo è andare oltre il limite, nonostante le gare siano dure. Non si può mettere a muro una macchina a 300 chilometri orari“.