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“Mi è mancato molto correre: inizialmente si è cercato di lavorare al simulatore, ma poi è diventato noioso. Dopodiché ho fatto qualche giorno in pista, ma non con una monoposto di F1, quindi sono contento di essere tornato qui e di poter fare quello che mi piace”. Così Max Verstappen, pilota della Red Bull, alla vigilia del weekend di gara del GP d’Austria che dà il via a un’anomala stagione di Formula 1.
Una pista, quella di casa per la sua scuderia, che ha visto l’olandese vincere nelle ultime due annate: “Ogni anno è diverso: è stato bellissimo quanto fatto negli ultimi due anni qui – spiega nel corso della conferenza stampa del giovedì – ma non vuol dire che automaticamente andremo bene anche quest’anno. Al momento è difficile dire se potremo vincere ogni gara”. Le sensazioni, però, sono positive: “Abbiamo portato qui degli aggiornamenti, anche uno al motore. Sarà interessante capire in che posizione siamo dopo una pausa così lunga e dopo i test invernali che sono un’incognita: più di stare a parlare occorre vedere cosa accadrà da domani in pista”.
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Lo stile di guida di Verstappen non cambierà in base al numero di gare che si disputeranno: “Non cambierà nulla per me. Non voglio prendermi rischi folli – spiega il pilota della Red Bull – se si commette un errore lo si paga più caro. In ogni gara voglio far bene: se sono otto gare bene, se sono di più tanto meglio. Il mio approccio sarà identico, voglio sempre ottenere il miglior risultato possibile”. Un pensiero, infine, sui GP d’Olanda e Giappone, ai quali Verstappen tiene particolarmente, cancellati per questa stagione a causa della pandemia: “E’ un grosso peccato che Olanda e Giappone siano stati cancellati, ma dovremo aspettare soltanto un anno per correre lì. Suzuka per me è speciale, ho esordito lì e lo amano tutti i piloti”, conclude il pilota olandese.
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