[the_ad id=”445341″]
Lo sguardo è già rivolto al futuro in casa Ferrari. Il 2023 è archiviato, la stagione si è chiusa con una vittoria, quella estemporanea di Sainz a Singapore, alcuni podi e soprattutto una crescita innegabile nella seconda parte di stagione. Non abbastanza per trovare la giusta continuità e per impensierire in modo concreto la Red Bull, ma per essere la seconda forza del campionato su alcune piste. Si era partiti a inizio stagione con ben altre ambizioni, invece purtroppo ci si è subito accorti che il progetto non era un’evoluzione rispetto al 2022, ma purtroppo un’involuzione. E il distacco con Verstappen, abissale. Pian piano, lavorando sull’assetto e sull’aerodinamica, oltre che su una gestione gomme che è stato il più grave problema stagionale, la vettura è cresciuta, ma non è certo quello che si aspettano i tifosi e di cui possono accontentarsi.
Vasseur e il team sono al lavoro per far fare un ulteriore salto di qualità alla macchina del Cavallino, per evitare un’altra stagione di sofferenza. Si cerca un decimo di velocità nelle simulazioni, ma la consapevolezza è che anche negli altri quartier generali si faranno dei progressi in questo inverno decisivo. Il regolamento resterà immutato e questo va a vantaggio della Red Bull, che è già nettamente più avanti di tutti e potrà assorbire così le ore in meno in galleria del vento: stesse regole tecniche, stesse gomme e Verstappen si aspetta di ripetere la stagione da record.
Come può la Ferrari (e gli altri team, perché le ambizioni di Mercedes e McLaren sono le stesse) colmare questo divario sembrato spesso abissale, soprattutto nella prima metà di stagione? Servono scelte coraggiose, serve però anche portarle avanti fino in fondo e non ritrovarsi dopo pochi mesi a bollare come fallimentare il progetto. Una Ferrari, nel 2023, che è stata spesso incoerente tra una pista e l’altra, che ha stupito dove si pensava di dover faticare ed è crollata nelle prestazioni su alcune piste cerchiate in rosso. All’interno del Cavallino, però, serpeggia una consapevolezza: sanno cosa hanno sbagliato l’anno scorso, sanno cosa serve per fare il salto di qualità, il difficile sarà mettere tutto insieme e partorire una macchina veloce e prestazionale, riducendo al minimo i punti deboli.
C’è una certezza: la macchina del 2024 non sarà una semplice evoluzione della SF-23, e lo ha detto anche Cardile, direttore tecnico della Ferrari. Che in mano ha una grande responsabilità. Servono idee, anche coraggiose: sarà fondamentale l’aerodinamica e dunque l’assetto. Il modello sembra basarsi su un retrotreno pensato in modo del tutto innovativo e il telaio potrebbe essere la chiave di volta che reggerà l’intero progetto. Si cerca stabilità, si cercherà di dare una macchina coerente su ogni pista a Charles Leclerc e Carlos Sainz, confermatissimi e in odore di rinnovo: se lo meritano per quanto mostrato durante la scorsa stagione, il primo soprattutto nella fase conclusiva con pole e podi a ripetizione, ma con la ferita di non aver mai vinto, il secondo con qualche svarione di troppo ma con la vittoria, l’unica non Red Bull di tutto l’anno, come asso nella manica.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]