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Emanuele Pirro, commissario che domenica 9 giugno ha preso parte al tavolo che ha deciso per la penalità inflitta a Sebastian Vettel nella gara del Gran Premio del Canada, è tornato sull’episodio ai microfoni di “Domenica Sport”, trasmissione su Radio 1 Rai: “Purtroppo ancora adesso non sono autorizzato a parlare dei fatti, ma ci tengo a dire che ho subito una bruttissima gogna mediatica, delle minacce personali, tanto da dover fare delle denunce alla polizia. E’ una cosa scandalosa che esula dallo sport, da vergognarsi e per le tante minacce e insulti personali vorrei dire grazie ad una parte della stampa che, trascinata dall’emotivita’ e non dalla razionalita’ a portato a cio. Sono state dette tante inesattezze anche dalla televisione che trasmette i Gran premi”.
“E’ stata una decisione presa dopo aver spaccato il capello in quattro: su quanto Hamilton ha dovuto frenare per evitare il muro – continua Pirro -; su quanto era in controllo Vettel della sua macchina, se il suo movimento era volontario o involontario e con le immagini e la telemetria al quale noi possiamo accedere, purtroppo non c’e’ stato un appiglio per poter evitare questa decisione. Sarebbe bello se la vita fosse una favola… ma lo sport e’ meritocrazia e deve vincere chi se lo merita di piu'” afferma il romano che, poi, torna sulle aggressioni verbali subite suoi social media che “denotano rancore di basso livello che fanno male. Da domenica scorsa la vita mi e’ cambiata, non so se ritornera’ mai piu’ nello stesso modo, perche’ io sono uno che cerca di fare questo che non e’ un mestiere – perche’ non siamo retribuiti – solo per aiutare il motorsport nel modo piu’ corretto possibile”
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