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Stefano Domenicali, amministratore delegato della Formula 1, ha rilasciato un’intervista a La Stampa, toccando vari temi tra cui l’evoluzione di questo sport negli ultimi anni: “Non c’è mai stato un tale interesse da parte della finanza. Siamo stati i primi a creare le bolle, aumentando l’inclusività e coinvolgendo i giovani. Ogni gara vede impiegati migliaia di addetti e l’indotto crea una ricaduta che si aggira sui 100-150 milioni“. Il prossimo appuntamento stagionale è in Italia, a Monza, il cui futuro non appare particolarmente roseo: “Purtroppo la storia non basta, servono investimenti e stabilità . Ringrazio il presidente Sticchi Damiani, ma è importante cambiare marcia al fine di migliorare le infrastrutture. La gara merita assolutamente un posto in calendario“.
Domenicali ha poi aggiunto: “Stiamo lavorando ad una gara in Africa, unico continente non ancora rappresentato. Il fatto è che abbiamo richieste da tutto il mondo e non è facile scegliere dove andare“. Sul possibile ingresso nel 2026 di Audi e Porsche, invece: “Nelle prossime settimane sono previste delle novità . Porsche ha discusso con noi dei nuovi regolamenti. Altri costruttori al momento stanno valutando un loro ingresso“. Infine, neppure la F1 è stata esente dall’aumento del costo dell’energia: “Prevedevamo un aumento di prezzi del 6%, ma in alcuni paesi sono arrivate persino a toccare il 12%. L’impatto maggiore è sulla logistica, abbiamo visto alcune spese triplicarsi“.
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