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“A Londra si inizia a percepire la luce in fondo al tunnel del Coronavirus, si respira un’aria diversa. Hanno riaperto i locali all’aperto e da metà maggio sarà tutto come prima. Gli eventi sportivi con tanti tifosi saranno permessi da metà giugno. Posso affermare che qui siamo 2-3 mesi avanti rispetto all’Italia. La speranza è che questo processo non si debba fermare e la vaccinazione è l’unica soluzione per tornare alla normalità. Bisogna trovare una dimensione che va oltre la contrapposizione, se ci riusciamo possiamo fare bene. Siamo un popolo che fa bene in qualsiasi attività si cimenti“. Queste sono alcune delle recenti dichiarazioni rilasciate da Stefano Domenicali ai microfoni di Sky Tg24, in occasione di un’intervista concessa all’emittente televisiva menzionata. Il presidente della Formula 1 ha illustrato il modello Inghilterra, speranzoso che in Italia si possa giungere a soluzioni simili e contrastare il Coronavirus.
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In seguito, Domenicali ha offerto la propria opinione sul progetto Superlega, ambizioso e attualmente tramontato: “Superlega? In Formula 1 abbiamo avuto due volte il rischio di fratture con le Federazioni. Noi stiamo andando al contrario, cercando di ridurre i costi e quest’anno abbiamo infatti il budget cap. Questo è il primo tema che il mondo del calcio deve affrontare celermente. Il resto va affrontato confrontandosi nel cercare di bilanciare tutti gli interessi. Questa è un’esperienza che porterà al mondo del calcio la necessità di rivedere alcune logiche relazionali per guardare oltre“.
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