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“Mai più Formula 1 in Russia? Allora pagate”. Questa, secondo AS, la replica di Dmitry Svishchev, presidente dell’amministrazione sportiva della Camera Bassa della Federazione russa, a Stefano Domenicali, CEO della F1. La cancellazione del Gran Premio di Sochi, nell’ambito delle sanzioni per l’aggressione all’Ucraina, ha spinto il Governo russo a ragionare sulle richieste di risarcimento. “Dato che una gara è stata tolta dal calendario, sarebbe inevitabile rimborsare i pagamenti che abbiamo effettuato. Non volete correre in Russia? Bene, però ridateci i soldi che abbiamo pagato alla Formula Uno”, le parole di Svishchev riportate dall’edizione digitale del quotidiano spagnolo. Possibile battaglia legale: “Abbiamo in mano un contratto di 2-3 anni che sta saltando. Il CEO della Formula 1 dovrebbe stare attento alle parole che usa o, quantomeno, fare le sue scelte e riconoscere un risarcimento per i danni morali e finanziari procurati”.
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