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Una settimana di stop dopo le emozioni – negative purtroppo per la Ferrari – di Montecarlo ed è tempo di rituffarsi nel Mondiale di F1 con l’ottavo appuntamento del calendario, il Gran Premio di Azerbaijan a Baku che giunge alla sua quinta edizione. Un altro circuito cittadino dopo Monaco, ma con caratteristiche decisamente diverse. La scuderia di Maranello cerca il pronto riscatto, la Red Bull però sa che questa pista è una delle più favorevoli della stagione.
Si tratta di un circuito cittadino ma ibrido, una delle piste più lunghe del calendario con i suoi 6.003 metri da percorrere in ciascuno dei 51 giri in gara, lunghezza seconda soltanto a Spa. Progettato dall’architetto Tilke, è stato presentato nel 2014 per poi fare il debutto nel 2017. Si tratta di un tracciato che prevede quattro curve a novanta gradi, dove l’aerodinamica conterà tantissimo, e un lunghissimo rettilineo di 2.2 km che manderà in crisi gli ingegneri. Il dilemma è: setup scarico per raggiungere una velocità di punta ottimale nel rettilineo, o caricare un po’ per giostrarsi meglio nella parte guidata, peraltro caratterizzata da restringimenti della pista nei pressi delle fortificazioni della città vecchia e da sali scendi che mettono a dura prova l’abilità dei piloti.
E’ a ogni modo, un circuito più favorevole alla Red Bull che alla Ferrari, visto che la velocità di punta sorride agli austriaci, che possono così limitare i danni nel settore guidato per poi dar tutto sul rettilineo. Al contrario, il team del Cavallino dovrà provare a prendere margine nella prima parte della pista, oltre ovviamente a non commettere errori. Le qualifiche saranno importanti ma non decisive, le prove libere avranno un grande valore perché il fitto dialogo tra team e pilota dovrà portare alla scelta del setup giusto. E poi, a Baku è sempre facile che ci siano safety car e incidenti che possono far cambiare in corsa le strategie: dai muretti dovranno essere bravi, e in casa Ferrari sicuramente più bravi rispetto a Monaco (non che sia impossibile, ecco).
Chiudiamo con le gomme. Lo scorso anno qui successe di tutto da questo punto di vista, con una serie di scoppi e tagli sugli pneumatici che misero in difficoltà Pirelli. Si tratta di un asfalto con pochissimo grip, dunque sarà necessario gestire alla grande le mescole. A questo proposito, saranno portate le più morbide della gamma: C3 bianche per la mescola hard, C4 gialle per la mescola media e C5 rosse per la mescola soft.
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