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Fernando Alonso può finalmente festeggiare il podio ottenuto nel Gran Premio d’Arabia Saudita di F1, ma è stata senz’altro una domenica ricca di colpi di scena. Il pilota spagnolo, giunto terzo al traguardo, era stato penalizzato e retrocesso in quarta posizione, prima che venisse poi accolto il ricorso dell’Aston Martin e restituito il podio. Tutto parte da quanto successo al momento della partenza, quando Alonso nel posizionarsi in griglia aveva commesso un errore, posizionando la sua gomma anteriore sinistra al di là delle righe. Subito 5 secondi penalità, che la scuderia ha deciso di fargli scontare durante il regime di safety car. I meccanici, secondo regolamento, non potevano toccare la vettura per quei 5″.
Sembrava essere andato tutto secondo le regole, se non fosse che revisionando un’altra volta i filmati a disposizione, gli steward erano quindi giunti alla conclusione che effettivamente la penalità non fosse stata scontata correttamente a causa del jackman posteriore che avrebbe toccato la vettura dell’ex ferrarista. Non avendo scontato correttamente la penalità, gli steward avevano optato per sanzionare ulteriormente lo spagnolo aggiungendo 10 secondi al tempo complessivo di gara. Alla base del ricorso di Aston Martin c’è però un cavillo impotante: non è mai stato chiarito cosa si intendesse nel regolamento per ‘lavorare sulla vettura’. Un piccolo tocco fortuito può essere considerato un intervento?
La risposta è arrivata in un comunicato in cui la FIA afferma di aver accolto il ricordo della squadra di Silverstone. La FIA farà chiarezza sul regolamento su cosa è consentito e cosa no quando una vettura è ai box per scontare una penalità. Il tema sarà discusso in occasione della riunione della Sporting Advisory Committee che si terrà giovedì 23 marzo, e verrà pubblicato un chiarimento prima del Gran Premio d’Australia del 2 aprile.
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