Ventitré punti dalla vetta a metà stagione, Valtteri Bottas può insidiare Sebastian Vettel e Lewis Hamilton per la lotta al titolo iridato? I punti e le prestazioni confermano assolutamente la candidatura del finlandese per il triangolo Mondiale 2017. Con il secondo posto nel Gran Premio di Silverstone, Bottas si è portato a -23 dalla prima posizione detenuta dal ferrarista limitando il distacco dal compagno di squadra Hamilton a 22 punti. Un risultato ottimo, forse un pizzico inatteso, ma che la dirigenza della Mercedes già aveva messo in conto.
Le perplessità dell’acquisizione del pilota finlandese dalla Williams alla Mercedes, dopo l’addio del campione del mondo 2016 Nico Rosberg, erano molteplici. Al momento dell’annuncio ufficiale della firma del contratto di Bottas, è stata alzata la teoria secondo la quale la scuderia di Brackley fosse proiettata per far tornare alla vittoria del titolo Lewis Hamilton dopo i fatti accaduti nella stagione precedente. Toto Wolff ha fatto una scommessa e probabilmente l’ha presa in pieno: contratto di un anno per un pilota alla prima vera esperienza in un grande team. Adattamento perfetto, comportamento con la stampa egregio (viste le tante domande spinose) e frutti del lavoro che al giro di boa della stagione 2017 iniziano a vedersi chiaramente.
Valtteri Bottas è vicino al rinnovo e non per le dichiarazioni di circostanza della soddisfatta Mercedes, ma proprio per via della clausola contrattuale inserita il 16 gennaio 2017. Il finnico potrà sfruttare il rinnovo automatico al raggiungimento del 90% dei punti totalizzati da Lewis Hamilton a partire dalla seconda parte di questo Mondiale. Con il Gran Premio d’Ungheria alle porte, Bottas detiene l’87,5% dei punti rispetto al suo compagno di squadra. Hamilton, difatti, si trova in seconda posizione nella classifica piloti con la quota di 176 mentre Valtteri insegue a 154.
Un’eventuale vittoria all’Hungaroring o un secondo posto con Lewis alle sue spalle sancirebbe il raggiungimento del 90% dei punti con il conseguente rinnovo automatico. Obiettivo piuttosto raggiungibile soprattutto dopo essersi scrollato di dosso l’etichetta del “secondo pilota” e di quello che nelle prime gare faceva di tutto per far passare Hamilton pur rallentando. Ed ora bisognerà solo discutere riguardo la durata del nuovo contratto che Wolff preferirebbe allungare il più possibile per tenersi stretto il suo pupillo, o meglio: la sua personale scommessa.