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Bernie Ecclestone replica a Liberty Media in merito al tema del razzismo e al polverone in cui è stato coinvolto anche Lewis Hamilton. Intervenuto al ‘The Mail’, l’ex patron della Formula 1 ha spiegato il suo pensiero in merito: “Non sono contro i neri, piuttosto il contrario – ha ammesso – Sono sempre stato molto favorevole. Il padre di Lewis voleva entrare in affari con me, non lo avrei nemmeno considerato se fossi stato contro i neri. Nel corso degli anni ho incontrato molte persone bianche che non mi piacevano, ma mai una persona di colore che non mi piaceva. Sono stato rapinato un paio di volte, una volta da tre neri. Sono finito in ospedale, ma anche dopo non sono mai stato contro nessuno che fosse nero”.Â
Su Hamilton: “Non penso a Lewis come ad un nero o altro. E’ solo Lewis per me. Se a un nero o a un bianco viene rifiutato un posto di lavoro, devi chiederti perché. Era a causa del loro colore della pelle o perché non erano all’altezza del lavoro? Questo e’ quello che stavo dicendo”, ha detto.
“Sono felice – prosegue Ecclestone sul comunicato di Liberty Media – che abbiano detto che non sono coinvolto nella Formula 1, almeno non posso essere incolpato di tutte le cose che non hanno fatto. Sono saltati su questa cosa del razzismo all’improvviso a causa degli eventi in America. Vietarmi le gare? Non consiglierei loro di farlo. Potrebbero provarci in Russia, ma penso che riuscirei a trovare un pass”
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