Formula 1

F1, Ben Sulayem: “Non siamo rapper, i piloti dicono troppe parolacce”. Hamilton non ci sta: “Paragone stereotipato e razziale”

Mohammed Ben Sulayem
Mohammed Ben Sulayem - Foto Eric Alonso/DPPI / IPA Sport 2 / IPA

Dobbiamo differenziare il nostro sport dalla musica rap. Noi non siamo rapper, ma quante volte al minuto i piloti dicono parolacce? Noi non siamo questo, è una cosa che fanno i rapper, non noi…”: Sono queste le parole del presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem, critico nei confronti dei team radio dei piloti, che nel corso del weekend imprecherebbero troppe volte. Il numero uno della Federazione si è dimostrato molto attento a questo tema, tanto da modificare il regolamento per penalizzare i piloti in caso di linguaggio scurrile. Nel paddock il discorso non è stato gradito, soprattutto da Lewis Hamilton, che ha dichiarato: “Sicuramente penso che ci siano troppe parolacce, e che con le sanzioni, si smetterà. Ma non mi piace come ha espresso questo concetto. Il paragone con i rapper era stereotipato, e se si pensa che la maggior parte dei rapper sono neri, è come dire: ‘Noi non siamo come loro’. Credo che la scelta di parole sia stata sbagliata e che ci sia stato l’uso un elemento razziale. Anche se sono d’accordo sul concetto di ripulire un po’ il linguaggio”.

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