Il Gran Premio d’Australia 1991 è passato alla storia per esser stata la gara più corta di sempre nella Formula 1. Si correva ad Adelaide, cinque anni prima dell’ingresso dell’Albert Park di Melbourne. Anche nella capitale dello stato dell’Australia Meridionale i piloti gareggiavano in un circuito cittadino, abbandonato dopo l’ultimo GP disputato nel 1995.
Era il 3 novembre 1991 e sotto la pioggia torrenziale australiana, Ayrton Senna sulla McLaren partiva dalla pole position dopo aver conquistato la prima posizione in qualifica con un crono di 1:14.041 rifilando poco più di tre decimi al compagno di squadra Gerhard Berger. Si trattava della gara conclusiva del Mondiale 1991, una stagione colmata da grosse polemiche soprattutto in casa Ferrari con il clamoroso licenziamento in tronco per Alain Prost a pochi giorni dalla tappa di Adelaide. Il campione francese, ormai ai ferri corti con la dirigenza di Maranello, a seguito di un finale di stagione non esaltante in un’intervista definì la ‘Rossa’ come un “camion”: parole che gli costarono l’immediato licenziamento e la sostituzione con Gianni Morbidelli direttamente dalla Minardi.
Condizioni al limite ma, per i commissari di gara, è tutto ok per il Gran Premio. Nel primo giro con grande cautela i piloti mantengono le proprie posizioni nel tentativo di non esagerare visto il grosso aquaplaning presente sul tracciato. Solamente al terzo giro, però, Berger esce di pista e Mansell si mette all’inseguimento di Senna tenendo un buon passo. Di qui iniziano gli incidenti: la scarsa visibilità e l’aumento della pioggia causa una serie di problemi ai piloti con scodate, testacoda e incidenti a muro lungo tutto il tracciato, coinvolti anche Jean Alesi su Ferrari e Michael Schumacher su Benetton. La gara prosegue nonostante i numerosi ritiri infiammando sempre più la sfida fra Senna, Mansell ed un Berger che, nonostante l’uscita iniziale, dopo pochi giri si rimette all’inseguimento dei due in testa.
Tra il quindicesimo ed il sedicesimo giro, Mansell va a muro e riscontra un importante problema fisico mentre Berger esce alla sedicesima tornata finendo successivamente nella via di fuga. Commissari di gara impassibili fino a che Senna, leader del Gran Premio, passando sul traguardo si rivolge a loro con ampi gesti chiedendo di fermare immediatamente la gara. Bandiere rosse e sospensione del GP anche se, clamorosamente, poco più tardi dopo aver rimosso tutte le monoposto dal circuito, i commissari comunicano che mancano solamente dieci minuti al nuovo via. Le grandi proteste di Senna, spalleggiato da alcuni colleghi come Riccardo Patrese, spingono nuovamente i commissari a cambiar idea ed a sospendere la gara di Adelaide definitivamente ridefinendo l’ordine di arrivo calcolato al quattordicesimo giro (ancor prima degli incidenti di Mansell e Berger).
Certamente, nell’era moderna, una gara come questa non sarà più possibile vederla. Numerosi incidenti, completa mancanza di sicurezza con il solo pensiero di riuscire a rimanere in pista. Solamente sedici giri sugli 81 previsti, il Gran Premio d’Australia 1991 è attualmente la gara più corta (24 minuti) nella storia della Formula 1.
The 1991 Australian Grand Prix lasted just 24 minutes 😯#F1 pic.twitter.com/omxynAmdOO
— Formula 1 (@F1) March 19, 2018