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Fernando Alonso non molla e rilancia con nuove ambizioni. A 42 anni da compiere tra qualche giorno, il pilota spagnolo della Formula 1 sta stupendo tutti con il suo terzo posto nella classifica piloti al volante della sua Aston Martin, dietro solamente alle imprendibili Red Bull. “Se vincere un Mondiale è un obiettivo? Sì, altrimenti non correrei. Ci sono tanti sacrifici in una stagione, viaggi e preparazione con questo obiettivo – spiega in un’intervista ad As – Sono in una buona posizione, in un momento ma non sono ossessionato. Iniziamo da una vittoria, e poi se arriverà il terzo titolo dipenderà da cose che sono fuori dalla mia portata“. Sono sei i podi nelle prime dieci gare, ma il 33° successo in carriera non è così scontato a causa del dominio della Red Bull. “Quando abbassi la visiera c’è un momento di euforia che inizia nel giro di formazione, e pensi che oggi sarà la domenica in cui attaccherai, recupererai posizioni in partenza e nel primo pit-stop, ecc. Ma sono anche consapevole che quest’anno abbiamo bisogno di aiuto, più che mai, da un’altra squadra sotto forma di un problema meccanico o qualcosa che accade loro. Perché altrimenti sono su un altro livello”.
Alonso è stato spesso criticato per i suoi passaggi di scuderia, ma lo spagnolo non si fa problemi. “Dimostra l’ignoranza che si ha da casa – prosegue – Non lo dico per i tifosi, che con tutta la loro passione cercano di sostenerti. La Formula 1 è un mistero di anno in anno ed è difficile vincere. Ad esempio, andare alla Ferrari secondo alcuni è stata una scelta poco saggia. Non ricordo un pilota negli ultimi 25 anni che abbia vinto con la Ferrari, dai tempi di Michael (Schumacher). Quando qualcuno vince di nuovo il Mondiale o ottiene 10 o 15 vittorie con la Ferrari, ne riparliamo. Più o meno, avrà pareggiato ciò che ho fatto io”.
E l’ipotesi di un ritiro è ancora lontana. “Con il mio team abbiamo posticipato le discussioni all’estate del 2024. Se fosse ora l’estate del prossimo anno, direi che sono interessato a vedere cosa succede nel 2025, avremo una nuova galleria del vento all’Aston Martin e ci sono cose che sono interessanti e ora mi sento forte ed energico. I viaggi e gli allenamenti non mi preoccupano, non vedo l’ora. Nelle due settimane trascorse da Silverstone volevo salire in macchina e guidare. Ma ci sono momenti, e li ho avuti nella mia carriera, in cui sei un po’ saturo di viaggi, di corse. Se hai firmato un impegno a lungo termine, pesa comunque su di te. Preferisco godermi il momento e, se mi diverto, rinnovare ogni anno”.
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