La stagione 2024 di Formula 1 è ufficialmente alle porte, e con il passare dei giorni, l’attività febbrile delle scuderie si sta concentrando sui test pre-stagionali, che fungeranno da apripista per questo nuovo anno di corse ricco di obiettivi, aspettative e sogni nel cassetto. Come consuetudine, i test si svolgeranno a Sakhir, presso il Bahrain International Circuit, con tre giorni di prove in programma dal 21 al 23 febbraio. Le sessioni inizieranno alle 10:00 locali e dureranno quattro ore al mattino, seguite da un’altra sessione di quattro ore nel pomeriggio, a partire dalle 15:00. Quest’ultima fascia oraria offrirà la possibilità di testare le condizioni del tracciato e delle vetture anche di notte, con l’illuminazione artificiale che verrà attivata per la parte finale delle prove. Questo sarà particolarmente rilevante, considerando che i primi due Gran Premi, inclusa la gara in Bahrain del 2 marzo, si svolgeranno di notte. Le previsioni meteo per i giorni di test indicano cieli sereni e temperature piacevoli senza possibilità di pioggia; pertanto, il meteo non dovrebbe intralciare in alcun modo la massiccia raccolta di dati delle scuderie.
Con l’inizio imminente della nuova stagione, i test pre-stagionali offriranno un primo assaggio delle sfide che ci attendono nel Campionato mondiale di Formula 1 2024. Sebbene queste prove possano fornire alcune indicazioni interessanti sulle prestazioni delle squadre, è importante considerare che i top team potrebbero cercare di celare la loro vera velocità , rendendosi protagonisti di qualche episodio di “sandbagging” per sorprendere gli avversari nel Gran Premio successivo. I test sveleranno la vera forma delle monoposto presentate finora. È lecito, dunque, aspettarsi cambiamenti importanti da diverse squadre, tra cui la Red Bull, che finiranno sicuramente sotto la lente d’ingrandimento degli ingegneri di tutti i team. In attesa delle prove ufficiali, è buona abitudine fare dei pronostici per la stagione che verrà .
RED BULL, I FAVORITI AL TITOLO
Tornando alla scuderia di Milton Keynes, è impossibile non confermarla come favorita per la vittoria finale della stagione. Forti del talento di Max Verstappen e della mente brillante di Adrian Newey, la Red Bull ha tutte le carte in regola per conquistare il quarto titolo iridato consecutivo. La RB20 che si presenterà in Bahrain sarà probabilmente diversa da quella intravista il 15 febbraio, e l’impressione generale è che sarà ancora una volta diversi passi avanti rispetto agli avversari.
GLI INSEGUITORI: MERCEDES E FERRARI
Ad inseguire si stagliano la Mercedes e la Ferrari. Dopo un inizio di stagione complicato, entrambe le scuderie hanno migliorato le loro performance nella seconda metà del campionato 2023, cambiando la direzione dello sviluppo delle proprie monoposto. Anche quest’anno, i due team hanno modificato diversi concetti nelle loro filosofie di sviluppo della monoposto: è difficile anticipare in che condizioni arriveranno in Bahrain. L’obiettivo a lungo termine è contrastare l’egemonia Red Bull, ma è difficile capire se entrambe le scuderie saranno pronte a lottare immediatamente per i podi. Il giudizio è rimandato dopo i test e, soprattutto, dopo le qualifiche del Gran Premio di Bahrain.
LE MINE VAGANTI: MCLAREN ED ASTON MARTIN
Ferrari e Mercedes devono guardarsi le spalle dalla McLaren e dall’Aston Martin, scuderie in piena rampa di lancio. Dopo un inizio catastrofico, la scuderia di Woking è cresciuta in maniera esponenziale, terminando il Campionato in quarta posizione, scavalcando l’Aston Martin trascinata dall’eterno Fernando Alonso. Entrambe le squadre hanno dimostrato promettente competitività , che, se supportata da fortuna e scelte ponderate, possono garantire un grande spettacolo ed inserirsi inaspettatamente nella lotta al podio.
ALLA RICERCA DI RISCATTO: ALPINE E VISA CASH APP RB
Ad affrontarsi nel centrocampo della griglia vi sono l’Alpine e la nuova Visa Cash App RB, quest’ultima potenziata dalla partnership con la Red Bull. Solo il tempo dirà se la VCARB 01 può ambire a qualcosa di più, ma molto dipenderà dall’influenza della Red Bull nelle decisioni della scuderia faentina. L’Alpine è invece reduce da una stagione incostante, e sembra adottare un approccio conservativo e prudente, sperando che i risultati arrivino nel lungo periodo.
I FANALINI DI CODA: WILLIAMS, STAKE ED HAAS
Le ultime posizioni dello scacchiere saranno probabilmente contese da Williams, Stake ed Haas. Il team capitanato da James Vowles ha subito una crescita importante nell’ultimo anno, riuscendo a raggiungere la settima posizione tra i Costruttori grazie ad Alexander Albon. Non si può dire lo stesso di Logan Sargeant, che ha faticato nel suo primo anno da rookie. Il pilota numero due dovrà alzare il livello delle prestazioni per garantire alla Williams l’ottava posizione. Lo Stake F1 Team, fresco di rebranding e introiti, affronta queste ultime due stagioni con lo spettro della transizione in Audi Sport nel 2026, rendendo difficile aspettarsi risultati immediati. La Haas del nuovo team principal Ayao Komatsu ha già dichiarato di essere indietro con lo sviluppo della vettura.
Si sa, tuttavia, che i pronostici sono fatti per essere ribaltati. Solo l’attività in pista giudicherà , dunque non possiamo che aspettare l’inizio della stagione per saperne di più.