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Dopo la conquista del secondo Mondiale Costruttori consecutivo e del terzo Mondiale piloti di fila di Max Verstappen con cinque gare di anticipo, il clima in casa RedBull non è affatto disteso come dovrebbe essere. Nonostante un’annata dominata, il fresco legame con Ford per la nuova power-unit 2026 e la concentrazione già rivolta al 2024 per preparare la RB20 che avrà il compito di riconfermare le prestazioni della RB19 a cospetto degli altri team, all’interno della scuderia di Milton Keynes pare scoppiata una guerra interna tra il Team Principal Christian Horner e il consulente, grande amico del compianto Dietrich Mateschitz ex proprietario della scuderia britannica, Helmut Marko.
Al TP non era già andata giù la decisione di Marko di riconfermare Yuki Tsunoda al fianco di Daniel Ricciardo alla guida dell’Alpha Tauri, scuderia satellite della RedBull e su cui Horner vorrebbe avere potere decisionale, per il 2024. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, sarebbero state le dichiarazioni dell’80enne su Perez, sempre preso di mira da quest’ultimo, e le sue frasi, ritenute razziste, sulle origini messicane del pilota.
Visto il danno che potrebbero recare a RedBull tali dichiarazioni, Christian Horner ha voluto subito prendere le distanze dichiarando: “Non è un dipendente della RedBull Racing, è sotto contratto con la RedBull GmbH. Quello che dice e pensa non è affar nostro”. Non si è fatta attendere la risposta di Marko, che non ha esitato a mandare una frecciatina al TP: “Decido io quando smettere, non spetta al signor Horner decidere”.
Sembra che dietro le quinte ci sia un “movimento politico” per far fuori Marko, ma c’è anche, chi potrebbe giungere in soccorso del consigliere della RedBull e giocare un ruolo fondamentale in questa diatriba. Il tre volte campione del mondo Max Verstappen, infatti, è molto affezionato a Marko, colui che gli ha aperto le porte della formula 1 e potrebbe prendere le parti del consulente di vecchia data della scuderia.
Nei prossimi giorni (o mesi) sapremo come si concluderà la vicenda. Intanto, nelle ultime ore, sembra arrivato un dietrofront da parte di Christian Horner, con l’intento di calmare le acque: “In RedBull non c’è l’intenzione di allontanare nessuno”.
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