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“5 vittorie possono bastare per vincere il Mondiale, se saremo regolari”. Parole di Charles Leclerc, che in quanto a fame di vittorie e ambizione personale non è secondo a nessuno. Dopo i bocconi amari ingoiati nel 2021, a cominciare da una macchina ancora non competitiva per il titolo e in una stagione che si è conclusa con lo smacco di essere dietro al compagno Sainz nella classifica finale del Mondiale, il 2022 in F1 sembra poter essere tutta un’altra musica per il talento classe 1996 che è venuto alla Ferrari per vincere e che invece fin qui si è regalato poche soddisfazioni e tanti alti e bassi. La classe c’è tutta, la velocità pure e lo dimostrano le tante pole nonostante una vettura non entusiasmante. Questo ha un po’ incupito il monegasco, e quante volte si è detto “date una macchina a quel pilota”. Ecco, forse quest’anno, ma è inutile esporci troppo, la Rossa di Maranello sembra aver ingranato quella marcia in più per avvicinarsi agli storici competitor.
Se Leclerc troverà il giusto feeling con una macchina del tutto rivoluzionata in seguito al cambio di regolamento tecnico, si potrà togliere tante soddisfazioni. E allora, il senso del suo Mondiale è da cogliere proprio nelle parole rilasciate durante gli ottimi test in Bahrain: serve regolarità, non exploit misti a ritiri come avvenuto lo scorso anno. Serve vincere quando si parte dalla pole, serve un po’ di fortuna in più. Se tutto ciò non mancherà, si può sognare in grande: vincere il Mondiale non è più una chimera, provare a lottare fin dalle prime gare quasi una certezza. E, a proposito di certezze, Leclerc lo è: ventisei anni da compiere in quella che per lui è la stagione della maturità, in cui deve dimostrare, se la Ferrari glielo consentirà, di essere un pilota vincente.
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