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Se l’anno scorso Max Verstappen è riuscito a vincere un incredibile Mondiale di F1, all’ultima curva e con un finale quasi da film, i meriti sono sicuramente dell’olandese che è un talento cristallino e ha saputo spodestare Lewis Hamilton quasi con naturalezza, ma il nuovo campione del mondo deve dire grazie anche a qualcun altro. Non stiamo parlando di Michael Masi, ma di Sergio Perez, suo alleato fidato e scudiere decisivo per la stagione andata in archivio a dicembre.
Quattro mesi dopo, però, la musica può cambiare: in casa Red Bull adesso c’è il campione in carica e Checo sarà sicuramente chiamato a proteggere lo status del 1997 che ha firmato un lunghissimo contratto con la casa austriaca. A differenza del messicano, che è insidiato dalle possibilità di far tornare Gasly o dai nuovi talenti delle serie minori. Dunque, Perez vorrà ripetere una stagione 2021 in cui è stato utilissimo ma raramente protagonista, con una sola vittoria e tanti sacrifici, a cominciare dalle gare in cui ha reso la vita difficilissima a Hamilton favorendo l’olandese, oppure provare ad assurgere al ruolo di protagonista?
Se la sensazione è che l’andamento del campionato costringerà la Red Bull a scegliere di puntare sul cavallo vincente per non sperperare punti in un Mondiale in cui col cambio di regolamento anche team di seconda fascia potrebbero sorprendere, d’altro canto va detto che Perez è un pilota con tanto potenziale per cominciare a vincere e mettere in crisi il suo team. Non un semplice maggiordomo alla Bottas, nemmeno la versione vincente e aggressiva del braccio destro di Max lo scorso anno. Quello che potremmo vedere quest’anno da Perez, se la macchina ovviamente lo supporterà , è anche qualche lotta interna con il suo compagno di team, per rimescolare le carte e mettere tutto in discussione.
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