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Dopo sei giornate di test, spalmate in due settimane, la Formula 1 potrebbe tornare in “letargo”. L’emergenza coronavirus che sta stravolgendo i programmi e i calendari di tutte le federazioni sportive potrebbe apportare delle modifiche piuttosto importanti sul Mondiale 2020 della classe regina. Già perché dopo il rinvio del Gran Premio di Cina, proprio a causa dell’epidemia di coronavirus scattata da Wuhan, la massima sicurezza potrebbe far scattare misure precauzionali piuttosto importanti tra i vari stati: a partire dall’Australia dove si terrà il primo GP stagionale a Melbourne (15 marzo). Limitazione degli accessi e frontiere sbarrate sono solo alcuni dei provvedimenti che l’Australia potrebbe attuare con rigore in relazione alla diffusione dei contagi. In Bahrain, seconda tappa del Mondiale, si stanno adottando contromisure sull’immigrazione anche temporanea di stranieri in arrivo da zone dove il virus è già diffuso (analoga situazione in Vietnam, terza tappa stagionale). È così che dunque, tenendo conto della quarta tappa in Cina precedentemente rinviata a data da destinarsi, la Formula 1 potrebbe vivere la prima vera tappa in Olanda, a Zandvoort, il 3 maggio. Una situazione da monitorare settimana dopo settimana: poche certezze, tanti dubbi.
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