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Continua la diatriba tra Lewis Hamilton e Bernie Ecclestone. Questa volta è il turno dell’ex Supremo della F1, definito “ignorante e maleducato” dal pilota Mercedes dopo aver affermato alla CNN che “in molti casi i neri sono più razzisti dei bianchi”. “Lewis potrebbe iniziare rendendo noto alle persone che chi non è bianco lavora nelle squadre e vengono date le stesse opportunità – ha affermato Ecclestone -. Lewis, hai detto che sono un ignorante e senza istruzione. Ho il tuo stesso livello di studio. Perlomeno io avevo un motivo, ero a scuola durante l’ultima guerra, non sempre nelle migliori condizioni”.
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“Sei fortunato perché se avessi avuto un’istruzione adeguata forse la Formula 1 non sarebbe stata com’è stata perché ne beneficiassi come hai fatto. Ho anche tratto vantaggi ma facevo soldi prima di essere in Formula 1. Quando vincerai un altro campionato sarà per il tuo talento, per essere al posto giusto nel momento giusto. Come le persone di maggior successo, hai avuto un po’ di fortuna e lavorato duramente. Però sei un pilota e persona speciale. Non pensare al tuo colore della pelle, pensa a qual è il colore della tua mente. Siamo tutti umani con i medesimi gesti, dobbiamo pensare allo stesso modo, non invidiare gli altri. Solo migliorare e stare al passo. Abbiamo tutti qualcosa di diverso dagli altri.
L’imprenditore ha poi raccontato un aneddoto per spiegare al meglio i suoi sentimenti nei confronti della società nera: “Quanto ai miei sentimenti per la società nera, ho portato via la Formula 1 dal Sud Africa dopo che un bianco sudafricano uccise un giornalista nero per i suoi commenti. A un weekend di gara mi venne assegnata una macchina e un autista. Ero in macchina con Jochen Rindt, il pilota di F1, verso la pista. Una persona nera camminava per strada, l’autista bianco aprì il finestrino e con un bastone colpì la persona nera e la fece camminare sul lato della strada. Urlai all’autista di fermare la macchina. Io e Jochen tirammo fuori l’autista e prendemmo la persona nera in macchina, accompagnandola dove fosse sicuro per lui. Venni quasi arrestato dalla polizia. Spiegai i fatti, non volevano capire. Andò così. Ho molti altri incidenti come questo. La vita non è giusta, dobbiamo istruire una generazione di giovani”.
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