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Agli antipodi da leader. La Ferrari è uscita dal back to back in Bahrain e Arabia Saudita con tante certezze e il primo posto nella classifica costruttori, che si riverbera anche nella prima e seconda posizione della classifica piloti guidata da Charles Leclerc con alle spalle il compagno Carlos Sainz: ora è tempo, dopo la pausa ristoratrice di una settimana, di tornare in pista e, soprattutto, di tornare in Australia, dove il Circus manca da due anni.
GRADITO RITORNO – Già , perché a Melbourne nel 2020 ci si era andati, si stava per partire con le libere, poi il grande caos e la decisione di sospendere tutto. Da lì in avanti, mesi di stop per il Covid, poi una stagione monca e raffazzonata prima di un 2021 invece davvero scoppiettante, in cui però è mancato lo stesso l’atteso appuntamento che per anni ha aperto la stagione. Si torna finalmente nel 2022 in una delle piste più amate del calendario e ci sarà da divertirsi.
TUTTO AGLI ANTIPODI – E’ una F1 completamente rivoluzionata, e non stiamo parlando soltanto del regolamento tecnico che ha portato a macchine estremizzate, diverse una dall’altra, innovative e quant’altro. Non parliamo delle gomme da diciotto pollici e di tutte le altre novità di questo 2022, quanto dei rapporti di forza totalmente invertiti rispetto agli scorsi anni. A Melbourne, ai nostri antipodi o quasi, è la Ferrari la macchina da battere. Quella che è migliorata di più, certo, ma anche la più costante con entrambi i piloti. A cominciare da Charles Leclerc, che con il primo posto a Sakhir e il secondo posto – molto sfortunato – a Jeddah ha lanciato un messaggio fortissimo, coadiuvato da Carlos Sainz che è salito per due volte sul podio. Max Verstappen è avvisato: se la Red Bull ha faticato nel finale della prima gara stagionale con il clamoroso doppio ritiro dell’olandese e di Perez, nel secondo appuntamento è arrivata la vittoria del campione del mondo in carica, ma per una questione di dettagli e non di dominio.
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SORPASSO (IM)POSSIBILE – E allora, la pista di Melbourne, dove il sorpasso è storicamente complicato ma potrebbe divenire un po’ più facile con queste nuove macchine che sembrano non far fatica a restare in scia, può essere una grande prova del nove per capirne di più sulla stagione che vivremo. Il secondo settore è stato reso più veloce dall’eliminazione della chicane di curva 9 e 10, dunque potrebbe esserci una chance in più per dei duelli in pista. Il tracciato, poi, sarà sporco e poco gommato, visto che è stato in naftalina per troppo tempo, per cui sarà interessante capire come i team affronteranno la gestione delle gomme. A proposito, la scelta di Pirelli è estrema, visto che porta la C2 hard, C3 media con un salto “nel buio” alla C5 per le soft.
HAMILTON NON SORRIDE – La Ferrari in Australia deve dimostrare di non essere stata un fuoco di paglia in medio oriente, la Red Bull ha tutti gli occhi addosso perché ci si aspetta tantissimo da chi ha vinto l’ultimo titolo piloti. E poi, c’è la disastrosa Mercedes vista fin qui. Tutto alla rovescia insomma, ma in Australia ci siamo appena arrivati: il compito delle Frecce d’Argento è di raddrizzare in territorio aussie una stagione partita malissimo, con appena un terzo posto in due gare per Hamilton e un Russell sempre comprimario. I precedenti non consolano certo il sette volte campione, che vanta solo due vittorie qui a fronte di otto pole, con comunque nove podi e una sfilza di secondi posti che, vista la situazione attuale, sarebbe grasso che cola.
OCCHIO AGLI ORARI – Occhio, però, agli orari: dieci le ore di fuso orario, bisognerà fare le ore piccolissime. E allora, puntiamo la sveglia alle 5 del mattino di venerdì 8 aprile per le prove libere 1, con le libere 2 alle 8. L’indomani, stessi orari per le libere 3 e le attesissime qualifiche, mentre domenica la gara inizierà alle 7 in Italia. Dopo tanti anni di delusioni, questa volta rinunciare a qualche ora di sonno per i tifosi della Ferrari potrà essere ben ricompensato. Del resto, fin qui è una F1 alla rovescia: perché non dovrebbe esserlo anche in Australia?
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