Presso l’autodromo di Imola va in scena la tradizionale cerimonia di premiazione dei Caschi d’oro di Autosprint. Si tratta dell’evento annuale che, a partire dal 1966, premia al termine di ogni stagione i protagonisti internazionali e nazionali del motorsport. Il primo a salire sul palco è stato Stefano Domenicali, CEO della Formula 1. “L’Italia è parte centrale del calendario della F1, Monza è stato rinnovato mentre con Imola stiamo parlando per cercare una soluzione“, spiega il numero uno del Circus a LaPresse.”In un mondo dove tanti vogliono avere un Gran Premio, per un paese come l’Italia avere due Gp non è così scontato. Vediamo che soluzione riusciremo a trovare“, ha aggiunto.
La discussione si è poi spostata sull’arrivo di Hamilton in Ferrari: “Hamilton penso proverà a parlare subito italiano, Charles Leclerc dovrà accettare che il fatto di avere un pilota così in squadra non sarà facile. Sarà una sfida straordinaria per cercare il suo record di Mondiali, dovrà adattarsi anche alla cultura italiana“. La bandiera italiana torna in F1 e lo fa con Antonelli: “Kimi ha un talento straordinario, dobbiamo aspettarlo e farlo crescere. È importante per tutto il movimento italiano. Per noi italiani poi la sua presenza e quella di Hamilton in Ferrari saranno altri elementi per far crescere l’attenzione per il motorsport”.
Domenicali parla poi del coinvolgimento del pubblico e del benessere del campionato: “La F1 sta andando molto bene e dobbiamo continuare a dare servizi migliori al pubblico, bisogna anticipare i cambiamenti quando sono necessari”. Con un cambiamento di regolamento così importante come quello del 2026 ci saranno alcuni team avvantaggiati, ma ci sono ancora tante cose su cui crescere e coinvolgere sempre di più i giovani“.
La stagione 2024 si è appena conclusa, con Max Verstappen Campione del Mondo e McLaren vincitrice del Campionato Costruttori. “E’ stata una stagione straordinaria per la F1. In futuro dobbiamo sedimentarie questa crescita in modo più solido, coinvolgendo ancora di più i giovani. Sono inoltre convinto che ci saranno tanti spunti interessanti. L’italianità si sente forte in F1, con tante aziende e un substrato tecnologico molto forte. Noi abbiamo la capacità di risolvere i problemi e di quello dobbiamo essere orgogliosi“, ha concluso Domenicali.
Presente, tra i tanti anche Andrea Kimi Antonelli. Il classe 2006 è pronto al debutto in F1 e non in un team qualsiasi, ma con Mercedes. L’italiano affiancherà George Russell, prendendo il posto di Lewis Hamilton: “Sono molto contento, non vedo l’ora di iniziare, sarà totalmente diverso perche’ l’asticella si alza ancora di più’. Correre subito con Mercedes ed essere un pilota italiano in F1 senti le responsabilità ma è importante divertirsi ed essere concentrati“. Spiega Antonelli ai microfoni di LaPresse.
Kimi manda un messaggio agli altri giovani ragazzi, spronandoli nell’inseguire e raggiungere i propri obiettivi: “Sicuramente bisogna crederci sempre, perché tre anni fa non avrei mai pensato oggi di essere qui. Bisogna lavorare sodo e imparare da quelli con più esperienza, poi i risultati arrivano“, ha spiegato. Occupare il sedile di un sette volte campione del mondo come Lewis Hamilton potrebbe portare a delle pressioni? Antonelli risponde: “Non ci credo ancora che correrò contro di lui, ma io mi sento di essere il prossimo pilota Mercedes e non il suo sostituto. Con lui ho un bel rapporto e non vedo l’ora di scendere in pista“.
Alla cerimonia dei Caschi d’oro, presenti diversi volti noti. Helmut Marko ha rappresentato Red Bull, mentre per McLaren è salito sul palco il team principal Andrea Stella, che ha ricevuto anche un’onorificenza dal comune di Imola. Matteo Togninalli, head of track engineering department della Ferrari, è stato poi seguito dal direttore Pirelli Mario Isola. In rappresentanza del WEC, presenti Antonello Coletta, global head endurance Ferrari, e il pilota Antonio Fuoco. Premiati anche Robert Kubica e Yifei Ye, dell’AF Corse Ferrari.