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Ferrari, bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto in Canada? Rispetto a Baku entrambi i piloti a punti e in top-5, e questo è già positivo dopo il doppio ritiro. Leclerc, poi, partiva dall’ultima fila, dunque è chiaro che la quinta posizione va accolta positivamente, così come il secondo posto di Carlos Sainz che scattava dalla terza posizione. Ma ci sono alcuni rimpianti per entrambi, visto che lo spagnolo si è dimostrato nettamente più veloce di Verstappen in tutti gli stint, non riuscendo a vincere la sua prima gara in Formula 1 per una questione di dettagli. Quali? Innanzitutto, una strategia poco aggressiva del muretto, che dopo dieci giri decide di tenere in pista lo spagnolo mentre l’olandese andava a fermarsi per fare sessanta giri sulle gomme dure. Troppi, mentre Sainz si ferma dieci giri dopo sfruttando un’altra virtual safety car e doveva percorrerne 49, quasi in linea coi dati proposti da Pirelli. L’occasione ghiotta per vincerla c’era: Verstappen deve rientrare perché le gomme degradano, Sainz no.
Poi una safety car costituisce un momento chiave per la Ferrari, che decide di rientrare pur perdendo la posizione sul campione in carica. Potevano rimanere dentro e provare a difendersi in pista con gomme più usurate? Praticamente impossibile, purtroppo però il Cavallino non aveva gialle o rosse da montare, ma altre bianche. Col senno di poi è inutile parlare, si è provato a giocarsela nella gara dentro la gara della ripartenza con gomme più fresche di sei giri, purtroppo Sainz non è riuscito ad avere lo spunto giusto ed è ancora a un passo dalla vittoria. Che però va a Verstappen, che guida da campione, non commette alcun errore ed è bravo a rimediare subito, passando Hamilton dopo mezzo giro, quando la Red Bull sbaglia la tempistica per il pit-stop. Sempre più avanti in classifica Mondiale, +15 preso su Leclerc che comunque è quinto con una buona gara, rovinata però da due situazioni. La prima, quando per una serie infinita di giri non è riuscito a passare Ocon (che velocità di punta sul dritto per l’Alpine), rallentando molto nella sua operazione rimonta, la seconda quando il pit-stop non è stato fatto nel migliore dei modi dai meccanici, facendo scivolare il classe 1997 dietro un trenino di piloti. Ripassati subito perché la Ferrari è più forte, col doppio sorpasso di Alonso e Ocon che quantomeno ha regalato un buon quinto posto.
La Mercedes da applausi. Ottimo passo avanti a Montreal sia per Lewis Hamilton, che torna sul podio e rimette dritta la schiena, che per George Russell, unico pilota del Circus ad aver fatto top-5 in tutti e nove gli appuntamenti stagionali. Sesto Ocon con un bel passo, settimo Alonso che partiva dalla prima fila e sarà furioso: perché il suo team lo ha tenuto fuori così a lungo? Pit-stop ritardato, beffa clamorosa per lui e strategia davvero errata. Disastro anche per Sergio Perez, che dopo il botto a muro in qualifica è costretto al ritiro per problemi idraulici: va detto però che il Cavallino guadagna solo quattro punti sulla Red Bull in chiave costruttori. Bene anche l’Alfa Romeo che porta entrambi i piloti a punti, decimo il padrone di casa Lance Stroll che si prende una bella soddisfazione.
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