
In casa Ferrari, Charles Leclerc vive un momento tutt’altro che semplice, alle prese con difficoltà tecniche e un paddock sempre più bollente.
I primi due Gran Premi del 2025 hanno confermato tutte le difficoltà della nuova SF-25, una vettura che finora non ha mantenuto le promesse e che, a differenza della Red Bull e della sorprendente McLaren, sembra arrancare in termini di passo gara e affidabilità. Il monegasco si è trovato spesso a inseguire, con un rendimento altalenante e qualche errore di troppo che ha aumentato il malcontento all’interno del box. La convivenza con Lewis Hamilton poi, nuovo compagno di squadra e sette volte campione del mondo, aggiunge inevitabilmente pressione.
Il team principal Fred Vasseur, in una recente intervista ha ammesso che – Leclerc è un po’ geloso, ma capisce la situazione. Sa che la squadra viene prima di tutto. Parole che confermano come, al di là delle dichiarazioni ufficiali, il clima non sia dei più distesi. Leclerc, che ha da un anno rinnovato il suo contratto, sa che per diventare davvero il volto vincente della Ferrari dovrà fare uno scatto mentale e tecnico, reagendo a questa fase negativa. Ma nel frattempo dovrà anche fare un passo indiero: nei prossimi giorni, infatti, sarà costretto a cedere la sua monoposto a un altro pilota, in occasione delle prove libere di un prossimo weekend di gara, come parte del programma giovani della Scuderia. Un piccolo sacrificio simbolico, ma che pesa, in un momento già complicato.
Leclerc “sostituito”, pronto Beganovic
Stavolta è toccato quindi a Beganovic sfruttare questa opportunità, raccogliendo il testimone da altri colleghi dell’Academy come Robert Shwartzman, Oliver Bearman e gli stessi Charles e Arthur Leclerc, che in passato hanno già effettuato sessioni ufficiali con la Rossa. Entrato nella Ferrari Driver Academy nel 2020, Beganovic è considerato uno dei profili più promettenti del vivaio di Maranello. Con questa apparizione, diventerà il secondo pilota svedese della storia a guidare una Ferrari in F1, dopo Stefan Johansson, protagonista a metà anni Ottanta con sei podi in due stagioni. Per Charles Leclerc si tratta invece di una momentanea cessione del sedile, prevista da regolamento, in un momento già delicato per la Ferrari.