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Nell’appuntamento odierno de “L’angolo del ricordo” torniamo indietro nel tempo di qualche anno per rivivere uno dei momenti più complicati per la Ferrari. Siamo nel 2017 e siamo a Marina Bay per il Gran Premio di Singapore, una tappa che spezzò definitivamente i sogni iridati della Rossa. Dopo anni da “co-protagonista” e dopo aver superato un 2016 terribile con zero vittorie, la Ferrari torna a costruire le speranze mondiali nel duello con l’inarrivabile Mercedes. È Sebastian Vettel contro Lewis Hamilton con i compagni di squadra, i finlandesi Kimi Raikkonen e Valtteri Bottas, che spesso fungono da scudieri sacrificando vittorie e punti per ordini delle due scuderie. Dopo una prima parte da urlo la Rossa punta a fare bene anche nel post estate a partire dal trittico asiatico ma la rincorsa al titolo, da Singapore in po, diverrà un vero incubo.
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Tra le strade del Singapore Street Circuit è la Red Bull a presentarsi nel migliore dei modi a partire dal venerdì di libere. Daniel Ricciardo è il più veloce ma nella giornata di sabato viene battuto dal compagno di squadra Max Verstappen che si prende il fastest lap nelle FP3 e si candida per la pole. L’appuntamento con la storia, nel tentativo di diventare il più giovane pole-man della F1, Max lo deve rinviare perché dopo aver primeggiato nel Q1 e nel Q2, è Vettel a trovare una straordinaria zampata nel Q3 centrando la pole position in 1:39.491. Max chiude secondo e dietro di lui c’è Ricciardo mentre Raikkonen occupa la quarta casella. Solamente terza fila, invece, per le due Mercedes di Hamilton e Bottas, parse in grossa difficoltà in questa tipologia di tracciato cittadino.
Arrivati alla domenica di gara però tutto cambia. Una forte pioggia si abbatte su Marina Bay e al via del GP serale i piloti sono costretti a montare gomme da bagnato. Una variabile importante e decisiva che rimescola le carte in una gara dove storicamente la qualifica ha sempre fatto la differenza. Quella sera, alla Ferrari, va tutto male: Raikkonen parte bene e si sbarazza immediatamente di Ricciardo andando a insidiare il duo di testa Vettel-Verstappen. Seb si fa affiancare dall’olandese ma lo spunto da urlo di Kimi chiude a sandwich Verstappen. Di lì il patatrac che sperava la Mercedes: le tre macchine entrano in collisione a causa del tracciato bagnato, Raikkonen e Verstappen finiscono fuori in curva 1 mentre Vettel si gira qualche metro più avanti.
Tutto buttato all’aria dopo una manciata di secondi. Tutto regalato nelle mani della Mercedes che usufruisce del doppio ritiro della Rossa (che non accadeva da Messico 2015) e del ko di Verstappen. Hamilton ringrazia e vince agevolmente la gara davanti a un Ricciardo mai in palla per metterlo in difficoltà , completa il podio l’altra freccia d’argento di Bottas. La Ferrari invece incassa un duro ko che di fatto porrà fine a tutte le speranze iridate.
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