Dopo le mosse di Ferrari e McLaren, già assicuratesi della line-up in ottica 2021, in questi giorni si parla tanto del futuro di Sebastian Vettel. Per continuare con la scuderia di Maranello, in realtà, c’erano tutte le promesse. Di Seb è sempre stata apprezzata la dedizione al lavoro e soprattutto l’attaccamento al Cavallino per un amore dimostrato fin dalle prime uscite a bordo di una Rossa. Ma dal 2015 a oggi di cose ne son cambiate, soprattutto nell’ultima stagione. Accantonando anche un 2018 dove lo stesso tedesco non è stato all’altezza di una Ferrari competitiva e capace di mettere i bastoni tra le ruote alla Mercedes, il 2019 è stato l’anno che ha fatto cambiare i piani in casa Ferrari.
Complice (involontario) anche un Charles Leclerc straordinario, capace di imporsi già dal primo anno alla Rossa, nella scorsa stagione Vettel è incappato in una serie di errori catalogabili in un mix di sfortuna e mancata concretezza. Il Mondiale 2019 ha fin da subito intrapreso una strada sbagliata per il quattro volte iridato e il crocevia è certamente la tappa di Montreal dove tutto avrebbe potuto avere un senso diverso. È per questo che l’appuntamento odierno de ‘L’angolo del ricordo’ è dedicato al Gran Premio del Canada, gara nella quale a Seb fu scippata una vittoria in maniera beffarda.
A Montreal tutto sembrava andare alla perfezione. Qualifica tirata e lottata fino all’ultimo giro con Lewis Hamilton per poi strappare la pole position. Un lampo che scatenò l’esultanza di tutto il paddock per una Ferrari finalmente davanti a tutti dopo l’unica pole precedentemente conquistata da Leclerc in Bahrain. E al via Seb difende agevolmente la posizione comandando la gara senza alcun problema. Ma a circa 20 giri dal termine arriva il colpo di scena: Vettel sbaglia la chicane stretta del primo settore e porta la sua monoposto sull’erba mentre Hamilton prova il sorpasso all’esterno. Nel tornare in pista, però, la Ferrari scivola dopo l’impatto con l’erba e Vettel è costretto a una manovra forzata per evitare che la vettura finisca contro le barriere. Ma nel salvare la propria macchina, Seb blocca Lewis e la direzione gara è inflessibile: 5 secondi di penalità da scontare all’arrivo al traguardo.
Fu così che Vettel tagliò il traguardo al comando ma la vittoria andò nelle mani di Hamilton. Proteste e grande disapprovazione da parte del pubblico che dopo qualche minuto esulta alla visione di un Seb, particolarmente ironico, che leva il cartello “1st” di fronte alla macchina di Lewis per spostarlo nello spazio vuoto, dove per protesta non parcheggiò la sua Ferrari. Un evento che condizionerà pesantemente il suo rendimento stagionale.
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