Vincere nel Principato di Monaco ha un altro sapore. Così come nell’IndyCar Series la 500 Miglia di Indianapolis rappresenta l’appuntamento clou dell’anno, la gara di Monte Carlo è un evento che va ben oltre la singola tappa del Mondiale di Formula 1. Anche se il circuito di Monaco non è uno dei tracciati maggiormente apprezzati dagli appassionati, la tappa monegasca è quella più conosciuta a livello mondiale per la sua storia e il suo innegabile fascino.
La sfida tra i muretti del circuito cittadino esalta le qualità dei piloti, specialmente in qualifica dove l’unico obiettivo è quello di centrare la pole position per poi dettare il ritmo durante la gara domenicale. Ma, come ben sappiamo, ogni GP può esser caratterizzato dalle tante variabili che vi si possono presentare a gara in corso. L’appuntamento odierno de ‘L’angolo del ricordo’ si lega con “l’accadde oggi”, poiché l’11 maggio 1997 fu Michael Schumacher a scrivere una bella pagina di storia, sotto la pioggia, tra le vie del Principato.
A Monaco fu Frentzen a conquistare la pole e dunque a candidarsi come favorito per la vittoria del GP, in prima fila assieme a lui Schumi. Quella domenica a Monte Carlo a pochi minuti dal via c’era una pioggia leggera che differenziò le strategie dei team in pista. Scuderie come la Williams (di Frentzen) e la McLaren (di Hakkinen) optarono per le gomme d’asciutto mentre la Ferrari con Schumi decise di lasciare le mescole da bagnato. Scelta assolutamente azzeccata per la Rossa che allo spegnimento dei semafori vede Michael sfrecciare in prima posizione alla Santa Devota mentre il pole-man Frentzen viene sorpreso anche dalla Jordan di Fisichella.
Un lampo nella pioggia: Schumi si trova a suo agio a bordo della Ferrari tanto che dopo il primo giro accumula un vantaggio di oltre 6 secondi per poi estendere il gap addirittura a 27 secondi al termine della settima tornata. Dietro, invece, il caos più totale tra ritiri e tentativi di sorpassi un po’ troppo al limite. Situazione nella quale Barrichello sulla Stewart domina la scena prendendosi il secondo posto. Tutto fila liscio per Schumi che verso la fine della gara si permette il lusso di andare leggermente lungo in curva 1 con un vantaggio ben oltre il minuto. E al 62° dei 78 giri previsti sventola la bandiera a scacchi per la chiusura della gara nel limite delle due ore: Schumacher, mago della pioggia, riporta la Ferrari alla vittoria della tappa di Monte Carlo 16 anni dopo l’ultima volta firmata Gilles Villeneuve. Uno dei ricordi più brillanti della carriera di Michael in Rosso.