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Nell’appuntamento odierno con “L’angolo del ricordo” torniamo indietro al Mondiale 2016, precisamente al Gran Premio d’Austria. Come di consueto quando si arriva a Spielberg ci si aspetta grande spettacolo e tante emozioni. Il Red Bull Ring è un tracciato definito “centrifuga” dove i piloti in qualifica registrano il giro veloce in poco più di un minuto tra lunghi rettilinei e curve ad alta velocità . E la sua speciale conformazione permette ai protagonisti di esaltarsi alla guida con numerose opportunità di sorpasso in oltre 71 giri di gara. Oggi torniamo indietro al weekend 1-3 luglio dove accadde veramente di tutto e la griglia di partenza venne scombussolata da alcuni “outsider”.
In pole position c’è Lewis Hamilton per la cinquantaquattresima volta in carriera. Una qualifica piuttosto semplice per il britannico che chiude con mezzo secondo di vantaggio sul compagno di squadra Nico Rosberg, poi retrocesso in sesta posizione a causa della sostituzione del cambio. È così che a balzare in prima fila ci pensa Nico Hulkenberg su Force India mentre la terza casella della griglia è di Jenson Button su McLaren con al suo fianco Kimi Raikkonen mentre la Ferrari di Sebastian Vettel scivola nona per una penalità .
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Tutto sembra alla portata per Lewis che al via parte ottimamente staccando immediatamente il gruppo. Dietro, invece, inizia la gara di rimonta di Rosberg che giro dopo giro cerca di ricucire il gap. Con una perfetta strategia all’11° giro il tedesco cambia le mescole e la risposta di Hamilton è tardiva: solamente alla ventiduesima tornata il leader della corsa torna ai box, cambia le gomme e complice una perdita di tempo dei meccanici rientra in pista alle spalle del compagno. È così che Nico si mette al comando senza mai concedere il fianco al campione del mondo in carica. Una posizione difesa anche nella seconda sosta tra il 53° e il 54° giro.
Ma Hamilton non demorde e nella parte finale della gara tenta il tutto per tutto. Grazie all’utilizzo del DRS il britannico attacca Rosberg proprio all’ultimo giro e il tedesco cede. Brutta la manovra di Rosberg che alla Remus, dopo aver subito l’attacco all’esterno, allunga la staccata andando dritto e causando l’incidente con il compagno. Ad avere la peggio, però, è proprio Rosberg che rompe l’ala anteriore e oltre a perdere la leadership della gara subisce il sorpasso di Verstappen e Raikkonen per poi arrivare al traguardo 4° con una penalità di 10 secondi.
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Hamilton trionfa e vince il duello “mentale” contro un Rosberg fragile se messo sotto pressione. Anche se Austria rappresenterà un caso quasi isolato in un Mondiale dove sarà il tedesco a trionfare dopo l’ultima gara ad Abu Dhabi.
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