Il supporto alla guida durante una gara di Formula 1 è prezioso. È un elemento che nel corso degli anni è divenuto sempre più importante per la molteplicità di variabili che un pilota affronta a bordo di una monoposto così sofisticata. Sono tante, infatti, le comunicazioni che arrivano ogni minuto e ogni giro dal muretto box: dalla regolazione di alcuni comandi sullo sterzo alle considerazioni riguardo le mescole, passando per le comunicazioni riguardanti i piazzamenti, le strategie e l’azione in pista da parte degli altri piloti.
Ma è anche vero che in una gara, mediamente della durata di un’ora e 30 minuti, la pressione, lo stress e la stanchezza cresce giro dopo giro. La mente, talvolta, deve essere sgombra da pensieri per focalizzarsi solamente sul tracciato studiato e studiato più volte. È per questo che spesso, nel corso della recente storia del Mondiale, abbiamo assistito ad alcune sfuriate da parte dei piloti contro il proprio muretto box. Ma tra tutte spicca quella di Kimi Raikkonen (Lotus) al Gran Premio di Abu Dhabi 2012, l’iconico: “Leave me alone“.
Sullo spettacolare tracciato di Yas Marina, domenica 4 novembre andava in scena l’ultima gara della stagione. In pole davanti a tutti c’era Lewis Hamilton mentre Sebastian Vettel partiva dalla pit-lane dopo esser stato squalificato a causa dell’assenza di carburante sulla propria monoposto. Raikkonen, invece, partì dalla quarta casella della griglia ma al via riuscì a beffare in un colpo solo Webber e Maldonado, prendendosi immediatamente la seconda posizione. Dietro inizia la lotta a suon di incidenti e safety car mentre al comando del gruppo Lewis è costretto ad abbandonare la gara a seguito di un problema tecnico.
È così che Kimi, con grande sorpresa, si ritrova in prima posizione. Un piazzamento inatteso che genera tanta euforia al muretto box della Lotus che più volte si collega con il finlandese per illustrargli la situazione. Ma al messaggio contenente il distacco da Fernando Alonso, Raikkonen risponde malamente con un: “Lasciatemi da solo, so cosa fare“. Radio chiusa, testa bassa e piede sull’acceleratore fino al traguardo dove sotto i fuochi d’artificio è proprio Kimi a festeggiare condividendo il podio con Alonso e Vettel. Una giornata storica per la Lotus, il primo successo dal Gran Premio degli Stati Uniti d’America 1987 ottenuto da Ayrton Senna.
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