Si sono sempre stimati, ma non sono mai andati d’accordo. Fernando Alonso e Lewis Hamilton hanno sempre dato spettacolo anche fuori dalla pista, con frecciate e frasi ambigue dette quasi esclusivamente per irritarsi a vicenda. Ora, con la stagione 2023 che li ha messi in competizione per un posto dietro il campionissimo Red Bull Max Verstappen, la situazione si è ingigantita. L’inizio dello spagnolo, ora 41enne, è stato folgorante con due terzi posti in Bahrein e a Jeddah a bordo di una sorprendente Aston Martin, mentre l’inglese della Mercedes sembra arrancare dall’anno scorso. Colpa della scuderia di Brackley che non riesce più a consegnare ai piloti una vettura competitiva oppure è colpa dello stesso Hamilton?
Alonso non si fa sfuggire l’occasione e dalle colonne de “L’Équipe” risponde al rivale: “Lewis dice che la Red Bull è la monoposto più dominante dell’era moderna di Formula 1? Non la penso così: in Arabia ho chiuso a 20″ da Verstappen e Perez, mentre lui e Rosberg nel 2014 e 2015 rifilavano un minuto a tutti. Deve avere la memoria corta, evidentemente sta invecchiando”. Secondo Alonso, dunque, Hamilton non ha fatto altro che portare a traguardo una monoposto perfetta. Insomma, il due volte campione del mondo, tende a ridimensionare il talento del britannico, capace comunque di portarsi a casa ben sette titoli iridati. L’alfiere dell’Aston Martin, infatti, continua così: “Ora che guida una macchina normale, emergono i punti deboli di Hamilton. È il pilota con più pole position in carriera, eppure è stato battuto due volte da George Russell: non può aver dimenticato come si guida. Questo dimostra quanto sia determinante la macchina”. Frasi che di certo non possono lasciare indifferente Hamilton, chiamato dai suoi tifosi a dare un segnale importante per una vittoria che manca dal 2021.